Politica
Ponte sullo Stretto, Palazzo Chigi: "Attendiamo le motivazioni". Salvini: "Spero non sia una vendetta per la riforma della giustizia"
Salvini: "La casta giudiziaria non ci fermerà". Meloni convoca una riunione d'urgenza di governo. L'Anm: "Vogliono solo giudici asserviti"

Ponte Messina, Salvini: "Non voglio pensare a vendetta contro riforma giustizia"
Lo stop al Ponte di Messina una 'vendetta' dei magistrati per la riforma della giustizia? "Non voglio pensare che qualcuno possa volersi vendicare contro siciliani e calabresi per una riforma approvata dal Parlamento. Non voglio pensare che sia così", risponde il segretario della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al termine della riunione che si è svolta a Palazzo Chigi.
Ponte Messina, P. Chigi: "Attendiamo motivazioni Corte conti, poi replicheremo"
All'esito della riunione sul Ponte di Messina che si è svolta stamattina a Palazzo Chigi, "si è convenuto di attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata ieri dalla Corte dei Conti", si legge in una nota della Presidenza del Consiglio.
"Solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti, il Governo provvederà a replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall'ordinamento", viene spiegato. All'incontro hanno partecipato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepresidenti Matteo Salvini e Antonio Tajani e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.
Ponte sullo Stretto, slittano i tempi dopo lo stop dei giudici. Attacchi al governo da Anm e Corte dei Conti
"Il rispetto della legittimità è presupposto imprescindibile per la regolarità della spesa pubblica, la cui tutela è demandata dalla Costituzione alla Corte dei Conti. Le sentenze e le deliberazioni della Corte dei Conti non sono certamente sottratte alla critica che, tuttavia, deve svolgersi in un contesto di rispetto per l'operato dei magistrati". Lo sottolinea in una nota la Corte dei Conti.
"La Corte dei Conti viene attaccata per avere svolto la funzione che le attribuisce la legge a tutela delle risorse pubbliche. Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sulla reale motivazione della riforma costituzionale della magistratura e su quella della Corte dei Conti, ci ha pensato la premier ad eliminare ogni dubbio: i giudici vanno bene solo se decidono come vuole il governo, con buona pace della separazione dei poteri. Questa insofferenza rispetto al controllo di legalità è un segnale preoccupante". Così all'ANSA il segretario generale dell'Anm, Rocco Maruotti.
La Corte dei Conti ha stoppato il piano per la costruzione del Ponte di Messina, i giudici hanno deciso di non concedere il visto di legittimità e la registrazione della delibera Cipess di agosto che aveva approvato il progetto definitivo dell’opera. Immediata la reazione politica del governo. Oltre alle critiche per la decisione dei magistrati c'è anche un fatto concreto. La premier Meloni ha convocato una riunione di governo sul Ponte che si terrà in mattinata a Palazzo Chigi. Secondo alcune fonti, è prevista alle 10.30. La "riunione d'urgenza" è stata decisa nella serata di ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni "per affrontare la questione".
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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, aveva ribadito più volte che "l’avvio dei primi cantieri sarà a novembre". Salvini, dopo la decisione della Corte dei Conti, attacca i giudici: "Questa è la casta giudiziaria che vede - dice Salvini a Il Corriere della Sera - il crollo del suo potere e del suo impero. E queste sono le sue ultime, disperate invasioni di campo. Questa decisione - prosegue - non è uno stop, anche perché sono tutti d’accordo".
"Mi risulta - spiega Salvini - che stiano uscendo su questo Giorgia Meloni a Renato Schifani e Roberto Occhiuto sono arrivate parole chiare. Perché il Ponte a Messina porterà l’acqua dove non c’era grazie alle opere compensative, porterà i porti turistici nelle due regioni, lavoro in tutta Italia. Di tempo - conclude il ministro - ce ne faranno perdere di certo. Io ero pronto a partire la settimana prossima. Ci volevano tre anni? Ora ci vorranno tre anni e due mesi. Ma il Ponte si farà".
