Presidenzialismo, il Pd si divide. Napolitano: "Il governo è a termine"

La giornata della Festa della Repubblica ha come titolo le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul governo a termine: "Diciotto mesi sono un tempo appropriato per le riforme. Il processo è complesso, si tratta di tenere il ritmo", ha detto il capo dello stato, come scrive il Corsera. Una dichiarazione che riprende quanto già detto dal premier Enrico Letta sabato, che aveva parlato di concludere il processo delle riforme istituzionali alla fine del 2014. Ma a scatenare le polemiche è stata l'ipotesi di revisione della legge sull'elezione al Quirinale, sulla quale Napolitano non vuole esprimersi e su cui il Pd appare diviso.

"Presidenzialismo? - ha dichiarato il capo dello Stato, scrive sempre il quotidiano di via Solferino - Io naturalmente non dirò nulla né stasera né successivamente sui contenuti delle riforme istituzionali, a maggior ragione su quelle che riguardano il capo dello Stato. Io resterò assolutamente neutrale. Questa versione è all'ordine del giorno della commissione che sta per costituirsi e questa versione sarà discussa in un comitato di esperti e studiosi che il governo si appresta a nominare".

Letta ha spiegato sabato che è impossibile pensare di ritornare ad eleggere il capo dello Stato con le stesse modalità con cui è stato eletto l'ultima volta. Dichiarazione che è stata presa al balzo dal Pdl che ha visto lo spiraglio per riformare la Costituzione in senso presidenzialista. "E già nel Pd si vanno formando due schieramenti opposti: i favorevoli al presidenzialismo secondo il sistema francese, tra cui Walter Veltroni, Matteo Renzi, Romano Prodi e anche il segretario Gugliemo Epifani. E i contrari all'elezione diretta del capo dello stato, Rosy Bindi e l'ala sinistra del partito in testa", scrive Repubblica.