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Politica
Puglia, altro che colpa di Fitto... Fratelli d'Italia 'processa' Salvini

"Alle Regionali in Puglia e Campania abbiamo sbagliato qualcosa". Nel day after del Centrodestra, intriso di delusione per la mancata spallata contro il Pd e il governo, Matteo Salvini lancia una neanche tanto velata bomba contro Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia. Tralasciando la Campania, dove si sapeva perfettamente che Stefano Caldoro non avrebbe avuto alcuna chance contro Vincenzo De Luca, a bruciare è la sconfitta di Raffaele Fitto contro il Governtatore del Centrosinistra Michele Emiliano.

E dietro le parole del segretario del Carroccio c'è un messaggio chiaro: Fitto, nome sul quale proprio la Meloni si era impuntata, non era il candidato ideale. Ufficialmente da FdI non è arrivata alcuna risposta e difficilmente la leader della destra italiana deciderà di innescare un duello interno al Centrodestra.

Ma, dietro le quinte, la replica di Fratelli d'Italia all'ex ministro dell'Interno è circostanziata e ficcante. Fonti ai massimi livelli del partito della Meloni spiegano ad Affaritaliani.it che la Lega, soprattutto in Puglia, dovrebbe riflettere bene sui propri errori, prima di lanciare accuse infondate.

Primo punto. Salvini e i suoi hanno lacerato il Centrodestra con un balletto infinito durato mesi prima di accettare il nome di Fitto, il tutto con la candidatura alla Regione di Nuccio Altieri, poi diventato vice in pectore in caso di vittoria. Una perdita di tempo dannosa, spiegano da FdI, sottolineando con un pizzico di veleno che se il candidato contro Emiliano fosse stato Altieri e non Fitto non ci sarebbe stata nemmeno partita con una sconfitta simile a quella di Caldoro in Campania.

Secondo punto. Le liste della Lega in Puglia erano deboli, senza nomi capaci di far breccia nell'elettorato. Probabilmente, dicono sempre in FdI, per accontentare i tanti, troppi, leghisti (molti proprio ex fittiani) che cercavano una poltrona in Regione. E questo si vede nel voto di preferenza, dove i consensi per i candidati leghisti sono inferiori perfino a quelli di Forza Italia che come lista invece si è fermata dietro il Carroccio.

Terzo punto. Salvini ha fatto tutto da solo. Ha condotto una campagna elettorale in Puglia pensando alla Lega e al voto di lista, facendosi vedere solo una volta con Fitto a un appuntamento comune. La Meloni, invece, spiegano sempre da FdI, ad esempio in Toscana ha fatto gioco di squadra con Susanna Ceccardi, ottenendo un avanzamento considerevole. Al contrario la Lega e il suo segretario in Puglia hanno fatto una campagna elettorale quasi parallela rispetto a quella degli alleati e del candidato Governatore. Forse nella pia speranza di diventare il primo partito battendo addirittura Pd e 5 Stelle.

Meloni e Fitto hanno lasciato fare, anche perché ogni voto alla Lega sarebbe stato anche un voto al candidato unitario (nessuno in FdI pensa che i leghisti abbiano optato per il disgiunto premiando Emiliano o altri candidati), peccato che così non è stato. E il flop sotto il 10% del Carroccio pugliese ha portato alla sconfitta, visto che i sondaggi della vigilia parlavano del 16% circa, proprio quei sette punti che sono mancati per sconfiggere Emiliano. Insomma, secondo i meloniani Salvini ha poco da prendersela con gli alleati e farebbe bene a evitare di lanciare accuse infondate pensando piuttosto ai propri errori.

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