Politica
M5S, Raggi trombata, Appendino dentro. All'ex sindachessa resta solo Dibba

Lapresse
M5S verso le elezioni (nel caos)
Raggi non perde occasione per twittare immagini in cui sono ritratti insieme e per accelerare l’entrata di Di Battista nei Cinque Stelle
Il mondo politico e mediatico è stato troppo assorbito in questi giorni dalle vicende della coalizione di centro – sinistra e dalle giravolte di Calenda per occuparsi di un fatto passato quasi inosservato e cioè che Giuseppe Conte, capo politico dei Cinque Stelle, alla domanda se Virginia Raggi potesse essere candidata per il Parlamento ha risposto laconicamente a Zona bianca su Rete Quattro con un sadico sorrisetto: “Raggi è consigliere al Comune di Roma, quindi continuerà la sue battaglie da consigliere del Movimento Cinque Stelle".
Mettendo così fine ad un tormentone infinito alimentato ad arte dalla stessa ex sindachessa che da mesi sta tramando per fare le scarpe a Conte e soprattutto per entrare in Parlamento a tutti i costi.
Il giorno dopo le è arrivata un’altra legnata dritta dritta sulle gengive da parte dell’assessora regionale del Lazio Roberta Lombardi –sempre M5S- che le ricordava che i romani non l’avevano più voluta e che come sindachessa era stato un vero disastro e che se ne doveva andare.
La terza legnata sulle gengive gli è stata poi assestata nuovamente da Conte che ha detto che invece Chiara Appendino, ex prima cittadina di Torino, sarà ricandidata mentre lei sarà trombata.
Orrore orrore. Due pesi e due misure.
A questo punto Virginia non c’ha visto letteralmente più e con gli occhietti iniettati di sangue e la chioma nera svolazzante sul balcone di un palazzo della borgata Ottavia (Roma ovest) a Conte gliel’ha giurata definitivamente, come in una tragedia shakespeariana.
Non è un mistero, come dicevamo, che la Raggi sono anni che cerca di fare fuori l’attuale capo politico, intenzione più che rafforzata da quando –a suo dire- l’ex premier l’ha lasciata sola alle amministrative romane in cui è stato eletto sindaco Roberto Gualtieri ed inoltre ha cercato un altro candidato (ed avrebbe fatto una cosa ottima visto l’ennesima figuraccia rimediata dalla sindachessa arrivata ultima!).
Ora Virginia le sta provando tutte per cercare di salvare le terga e non tornare più a far fotocopie negli studi legali. L’unica chance che le è rimasta è quella di agganciarsi al carro Di Battista, ammesso e non concesso, che detto carro si metta finalmente in movimento.
I due si apprezzano ma in questo momento il bastone del comando c’è l’ha Giuseppe Conte che è un nemico giurato della Raggi e quindi all’ex parlamentare di Roma nord non conviene affatto farsi vedere insieme a lei qualora, come sembra, voglia tornare nel Movimento.
Lei naturalmente non perde occasione per twittare immagini in cui sono ritratti insieme e per accelerare l’entrata di Di Battista nei Cinque Stelle.
Ma l’ex sindachessa non ha capito che neppure Alessandro è fesso e che sa benissimo che un abbraccio (politico) con lei sarebbe un vero e proprio afflato mortale e che quindi gli conviene glissare alle sue avances, alle sue moine e ai sui suoi mirati complimenti.
