Renzi all'Ue: "Liberate risorse". Gli operai Alcatel gli tirano le uova
"Dicono a Bruxelles di non essere burocrati? Liberino dal patto le risorse per innovazione, banda larga e tecnologia. Non si taglia sul futuro". Lo scrive Matteo Renzi su Twitter, rispondendo a Juncker, al termine della sua visita allo stabilimento Alcatel di Vimercate dove è stato accolto dalle contestazioni degli operai.
Il presidente del Consiglio, arrivato nella Silicon Valley italiana, non e' entrato dall'ingresso principale, dove alcune auto del suo staff sono state colpite dalle uova lanciate dai manifestanti, ma da un ingresso laterale. Le uova, un paio, sono state lanciate dai manifestanti che dalle 14.30 sostavano nel piazzale davanti alla nuova sede dell'azienda che produce hardware e software per le telecomunicazioni, bloccati da un fitto cordone di forse dell'ordine. Al presidio hanno partecipato tutte le sigle sindacali, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Usb, per protestare contro il nuovo piano industriale avviato dalla societa' che dovrebbe portare, entro il 2015, a piu' di 500 esuberi.
"Velocita', fiducia, semplicita' e accountability (affidabilita', ndr.) sono le parole d'ordine dell'Italia? No del team Alcatel", ma "servono anche alla nostra burocrazia", ha detto il premier una volta entrato, incontrando giornalisti, dipendenti e studenti.
Sull'episodio delle uova è tornato poi all'assemblea dell'Anci. "Io da sindaco ho imparato che non ci si tira indietro quando c'e' una crisi industriale il presidente del Consiglio deve fare il sindaco, non fare il coniglio, quello che scappa, ma quello che ascolta e affronta i problemi".
Quanto a Bruxelles, ha voluto sottolineare che in Europa "l'Italia ha il dovere di essere se stessa, in Europa non trattiamo, noi siamo. L'Europa e' casa nostra". Renzi ha poi aggiunto che non si puo' pensare "che il futuro sia trattato come spesa corrente, ma l'Italia, perche' sia credibile, deve fare quello che ha promesso da anni, noi stiamo mettendo in campo una mole enorme di riforme".