La grave crisi al Sud. Lo strappo della Calabria. Renzi intervenga: fatti, non comparsate preelettorali
Schiaffo istituzionale clamoroso. Antonella Stasi, grintosa Presidente pro-tempore della Calabria, dopo le dimissioni di Scopelliti, non piomberà, nei prossimi giorni, a Gioia Tauro ad ossequiare il premier. "La giunta- ha spiegato Stasi- non è stata coinvolta nella visita del premier. E il governo, sinora, non ha risposto alla nostra richiesta di varare il titolo interistituzionale, proposto da Enrico Letta.
Nel 2013, nel Sud, il Prodotto interno lordo è calato del 3,5 per cento, mentre il Centro-Nord ha perso solo il 1,4.
Il Mezzogiorno non è ancora il deserto del Paese, ma potrebbe diventarlo.
E al crollo occupazionale (sotto i 6 milioni gli occupati ) corrisponde un non meno allarmante esodo demografico: 1,5 milioni di residenti in meno, in 10 anni, e previsioni ancor più fosche
Dal premier ci si attende una svolta sulla questione meridionale e che Matteo Renzi non dica : ci faremo una ragione del divario, incolmabile, tra il Mezzogiorno e il resto del Paese.
E, dopo l'annuncio che donna Maria Elena Boschi e altri suoi colleghi ministri arriveranno in Calabria per sostenere Callipo-il giovane candidato di Matteo Renzi, non di tutto il PD, a governatore- non pochi chiedono : piuttosto che esternare ai calabresi, nei comizi, promesse elettorali, in passato mai mantenute, non sarebbe più proficuo, per il "Sud del Sud", che l'esecutivo desse la priorità alla ricerca degli interventi più efficaci e rapidi, nel tentativo di far ripartire la lenta locomotiva del Mezzogiorno, ferma, anche per responsabilità dei mediocri politici locali, nelle stazioni più periferiche ?
Pietro Mancini