Autostrade, scontro Renzi-M5S. "Impossibile cacciare Aspi". "Ora parola fine"
Autostrade, Cancelleri: "Ora mettiamo parola fine"
"Il governo deve intervenire immediatamente mettendo la parola fine. Non possiamo piu' aspettare. Purtroppo il grido di allarme che abbiamo lanciato in questi 4 mesi e' stato poco ascoltato. Mi rassicurano adesso le parole di Conte. Ogni posizione e' legittima. E' chiaro che in questo momento la presenza dei Benetton e' un grosso problema perche' hanno dimostrato di non saper gestire la cosa pubblica. Mi pare che la sentenza della Consulta di ieri lo abbia dimostrato. Serve un commissario di governo ad Aspi e gestione di Anas per i controlli di sicurezza e messa al bando di concessioni che in 2 o 3 anni devono essere assegnate". Cosi' Giancarlo Cancelleri, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (M5S) su Rai Radio1. "Salvini dice il falso, e' proprio la Lega che ritardava, non ha voluto prendere una decisione, non si presentavano mai ai tavoli discussione su Autostrade", aggiunge. Autostrade in minoranza? "Unito alla riduzione delle tariffe dei pedaggi e alla delegificazione della concessione, cioe' togliamo la legge che assegna la concessione e la riportiamo come tutte le altre concessioni, io credo che se ne possa parlare", osserva. Sulla gestione del ponte Morandi: "Spero che per l'inaugurazione la decisione venga presa, mi fido delle parole di Conte, se dice che entro questa settimana prenderemo questa decisione non ho motivo di dubitarne", conclude.
Autostrade: Renzi, impossibile cacciare i Benetton
Per Autostrade "e' il momento di passare dalle chiacchiere ai fatti. Dopo due anni non si puo' continuare ad urlare 'revocheremo' o 'cacceremo i Benetton'. Perche' e' molto semplice, ma impossibile da farsi: basta col populismo degli annunci". Lo dice Matteo Renzi, in un'intervista a 'La Stampa'. Il leader di Iv spiega che per il nuovo ponte di Genova "tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era gia' previsto all'inizio del percorso. Ma ora basta con la politica dei rinvii. Non puoi dire 'revoco', lasciando aperta cosi' a lungo la questione. In un senso o nell'altro le decisioni vanno assunte. Perche' altrimenti rischiamo una doppia beffa: il ponte e' ricostruito e il dossier resta aperto. E l'eventuale revoca si trasforma in un regalo per la proprieta'". Dunque, secondo Renzi, "non si puo' continuare, ipocritamente, a fare la faccia contrita. Non si tratta di dare un giudizio sulla simpatia della famiglia Benetton. Atlantia, che controlla Aspi, ha molti progetti in Italia bloccati dall'incertezza normativa che viene da dichiarazioni di membri del governo. Un atteggiamento sbagliato. Anche per il contesto nel quale viviamo: previsioni di crollo dell'11% del Pil, una situazione devastante per l'occupazione, un clima di fiducia nella popolazione ai minimi storici". L'ex premier propone: "Anziche' addentrarsi in una difficile trattativa sul valore di Aspi che porterebbe a un ulteriore contenzioso, penso che se si vuole un intervento sul capitale azionario, l'operazione piu' corretta sarebbe quella di costruire subito un'operazione di mercato su Atlantia".
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