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Politica

Matteo Renzi ha detto che o si riconosce che Berlusconi rappresenta dieci milioni di elettori e ci si allea con lui, o si va a nuove elezioni. Senza perdere tempo inutilmente. E per questo è stato accusato di tutto. Il più moderato, il Presidente Napolitano, ha affermato virtuosamente che nessuno sta perdendo tempo. Purtroppo ha dimenticato di dire che cosa si sta facendo, di serio, per risolvere la crisi. Meglio sarebbe stato dire che lui ha fatto tutto il possibile e il resto non dipende da lui. Cioè la pura verità.

Renzi è stato visto come un eretico. Peggio, un traditore d'accordo con Berlusconi. Ma in questo caso anch'io sono un traditore del mio rimpianto Partito Liberale: infatti sono d'accordo con Nichi Vendola sul fatto che siamo in aprile.

Chi volesse dare torto a Renzi in modo efficace non dovrebbe limitarsi a scomunicarlo, dovrebbe formare un governo con una solida maggioranza e ottenere la fiducia del Parlamento nel giro di una settimana. Questo sì dimostrerebbe che non si sta perdendo tempo. Se poi Pier Luigi Bersani rispondesse che ciò è impossibile, perché il Movimento 5 Stelle non è disposto a votare la fiducia al Pd, e che il Pd non può allearsi con Berlusconi, non farebbe che confermare ciò che ha detto il "traditore". Perché è la verità. E la resistenza a questo punto è sciocca. Non è perché chiudiamo gli occhi che il panorama sparisce. Come recita il detto, si può ingannare qualcuno per tutta la vita, parecchi per qualche tempo, ma è impossibile ingannare tutti per tutto il tempo.

Cercare di far passare Renzi per un traditore non serve a nulla. Si rischia di incoraggiarlo ad una scissione e non si può mai sapere quanti lo seguirebbero. Gente che magari non vuole correre l'alea, con nuove elezioni, di perdere il seggio così faticosamente conquistato, meno di due mesi fa. Comunque solo chi è disposto a strizzare gli occhi non vede quello che vediamo tutti. Pretendere che la verità del partito prevalga sull'evidenza riusciva forse coi trinariciuti di Guareschi, ma è passato molto tempo da quando al comunista, per negare la realtà, bastava rispondere: "Compagno, l'Unità non lo dice". Oggi deve pur essere lecito chiedere che cosa aspetti Bersani. Un chiarimento da parte di Beppe Grillo? Il comico non l'ha mandato a… spasso mille volte? Non si è espresso chiaramente? Quello che pensa lo ha anche scritto. Bersani non sa più leggere?

Gli inganni di cui si serve il Pd - se pure sostenuto dai numerosi editorialisti amici - sono risibili. Si cerca di far credere che Bersani non ha formato il governo perché ha trovato solo veti incrociati e porte chiuse. Mentre chiusa è stata solo la porta a cui lui ha bussato più a lungo. Mario Monti e il suo partito sono stati costantemente disponibili, e non è colpa loro se come numero non sono sufficienti. Il Pdl sin dal primo momento - e ancora ieri sera Brunetta a "Porta a Porta" - si è offerto per un'alleanza che in Parlamento avrebbe un'ampia maggioranza. È il Pd che rifiuta questa soluzione. E allora che si aspetta ad andare a nuove elezioni?

Queste evidenze sono così palmari che appare addirittura umiliante doverne discutere. Tanto da essere costretti a ricordare che il partito di Bersani  è quello che negava che la Germania Est fosse una prigione, benché il Muro servisse evidentemente a tenere la gente dentro, come nelle carceri, e non - come avviene nelle case - a tenere i malintenzionati fuori. Nel Pd possono sperare che quelli che votano per loro siano ancora disposti a questi atti di fede, ma si può esserne sicuri? Matteo Renzi non ci crede più. Per questo "calls bluff", cioè va a "vedere" e invita colui che ha rilanciato alla grande a mostrare le carte che ha. E Bersani ha cinque carte scompagnate.

Se si è in un vicolo cieco, l'unico modo per uscirne è tornare indietro andando a nuove elezioni. Due più due fa quattro. Renzi rischia di avere con sé tutti quelli che ancora credono alla Tavola Pitagorica.

Assistiamo in questa occasione all'eterna lotta fra la realtà e ciò che la fede ci induce a credere. Il Cardinale Bellarmino poté rifiutarsi  di poggiare l'occhio sull'oculare di Galileo ma, checché ne pensasse la Bibbia, la Terra non era al centro dell'Universo allora e non lo è oggi, i Satelliti Medicei esistevano allora ed esistono oggi. Ecco perché la resistenza del Pd sembra insensata. I fatti possono essere ignorati solo finché un bambino non grida che l'Imperatore è nudo.

Gianni Pardo, giannipardo@libero.it
 

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