Riaperture, scontro governo-Lega. Salvini: "Non votiamo dl con troppi divieti" - Affaritaliani.it

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Riaperture, scontro governo-Lega. Salvini: "Non votiamo dl con troppi divieti"

I ministri leghisti hanno annunciato il voto di astensione al nuovo decreto Covid in Consiglio dei ministri, che confermerà il coprifuoco alle 22

"Al di là del coprifuoco, non sono logiche le restrizioni per i locali al chiuso anche in zona gialla. E sono previste troppo in là alcune riaperture, con scelte illogiche e punitive per palestre e piscine". Così fonti della Lega spiegano l'astensione al nuovo decreto con le restrizioni anti-Covid a partire dal 26 aprile. "Bene la riapertura parziale di cinema e teatri, ma perché punire i ristoratori senza spazio esterno?", si chiedono i leghisti. "Meglio 10 persone controllate e distanziate al bar o al ristorante, che non 10 persone chiuse in un’abitazione privata", osservano.

"Voglio fare pubblicamente un ringraziamento ai colleghi della Lega. Da FdI appoggio parlamentare agli amici della Lega". Lo ha detto il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida, intervenendo in Aula della Camera, riferendosi all'astensione in Cdm dei ministri della Lega sul nuovo decreto Covid che contiene la road map delle riaperture, in dissenso con la conferma del coprifuoco dalle 22, mentre i leghisti chiedevano di spostarne l'avvio alle 23. 

Salvini: "Fiducia in italiani, non votiamo troppi divieti"

 “La Lega chiede di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni. I dati sanitari fortunatamente sono in netto miglioramento: negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati. Con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere e lavorare al chiuso e all’aperto". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Salvini: "Voteremo prossimo decreto se ritorno a vita"

"Voteremo il prossimo decreto se insieme al piano vaccinale e alla tutela della salute prevederà il ritorno alla vita e il ritorno al lavoro”. Così il segretario leghista Matteo Salvini dopo l'astensione della Lega in Consiglio dei ministri al nuovo decreto Covid.

Pd, da Lega continui ultimatum. Rischio incidente

"La piattaforma che abbiamo condiviso e che sosteniamo è un punto di equilibrio giusto tra l'esigenza di ripartenza e la tutela della salute". Cosi fonti di governo Pd. "Ravvisiamo - si aggiunge in riferimento alla decisione della Lega di astenersi - nell'atteggiamento della Lega la conseguenza di una contraddizione che è quella di un continuo susseguirsi di ultimatum che portano a questo tipo di incidenti di percorso".

"Una prova di irresponsabilità della Lega in Cdm. Questa linea ondivaga mette in difficoltà Draghi e l'intero Governo. Matteo Salvini ha problemi nei sondaggi e di competizione per la leadership con Meloni. Sta giocando una partita sua, ma lo fa sulla pelle degli italiani". Lo scrive su twitter il vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano.

"Noi sosteniamo gli sforzi del Governo Draghi per portare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria e economica. Salvini e la Lega dicano chiaramente se condividono questo obiettivo o se stanno al governo solo per fare campagna elettorale e confondere gli italiani". Lo scrive su twitter la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi.

M5s: "Lega pensa a interesse del partito prima che del Paese"

"Spiace per atteggiamento Lega. Questo Governo è nato per incoraggiare la coesione nazionale. Oggi è stata messa in discussione l'unità delle nostre decisioni. In un momento come quello che stiamo vivendo, l'interesse per il Paese viene prima di quello di partito. Purtroppo dalla Lega è un film già visto, che non ha pagato". Così fonti di governo del M5s.