Riforma della scuola, assunzioni a rischio. L'ultima bozza
Né un decreto d’urgenza ma nemmeno un disegno di legge. Il Consiglio dei ministri sulla riforma della scuola indicherà solo i contenuti, le linee guida della riforma della Scuola. Entro la prossima settimana si deciderà quale strumento legislativo usare per portare in porto in tempi ragionevoli la Buona Scuola promessa da Renzi a 8 milioni di studenti italiani e alle loro famiglie fin dal giuramento del suo governo, poco più di un anno fa.
ECCO L'ULTIMA BOZZA DEL DDL
Allarme sindacati - "L'unico decreto legge che il Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio dovrebbe varare riguarda le assunzioni dei precari che non possono essere presi più un giro". A prendere posizione, mentre è in corso un confronto tra il ministro Giannini e il Premier Renzi, è il sindacato Gilda. "Ci auguriamo - aggiunge - che il Governo non si sottragga a questa unica vera urgenza e che definisca con chiarezza l'organico, visto che nella bozza del decreto legge non c'è alcun riferimento al numero di assunzioni". "Il mostro giuridico che il Governo stava preparando, e che minacciava di intervenire su materie di natura strettamente contrattuale come lo stato giuridico degli insegnanti, la carriera e le retribuzioni, è stato bloccato. La retromarcia di Renzi - sostiene il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio - è anche frutto della vasta mobilitazione promossa dalla Gilda domenica scorsa e che ha portato in poche ore migliaia e migliaia di docenti a inondare di appelli via web il presidente della Repubblica". "Ci auguriamo che la discussione su La Buona Scuola venga portata in ambito parlamentare - conclude Di Meglio - e che si apra un confronto serio e approfondito con i sindacati. Ci rivolgeremo ai parlamentari con le nostre osservazioni per migliorare il disegno di legge del quale speriamo di poter leggere presto il testo definitivo".