Riforme, Guerini avverte il M5S: "Se arretrano si va avanti lo stesso"
Se l'obiettivo del Movimento 5 stelle "e' rallentare il percorso delle riforme, il Partito Democratico andra' avanti per la sua strada". Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini. "Abbiamo aspettato il Movimento 5 stelle per sei mesi. Finalmente sono arrivati. Bene il confronto" perche', ha spiegato, "le regole si scrivono insieme. Se pero' l'obiettivo e' rallentare il percorso delle riforme, il Pd andra' avanti per la sua strada".
Di Maio, il Pd? Ci vuole pazienza... - "Che il M5S e il PD siano totalmente differenti anche nel modo di comunicare e' chiaro. Se fossimo stati a parti invertite, noi gli avremmo detto si' o no dal primo incontro. Come abbiamo sempre fatto in questa legislatura, e ci deve essere dato atto". Luigi Di Maio fa il punto della situazione e su facebook osserva che "questi invece prendono tempo, fanno melina, i loro 'vedremo', 'vi faremo sapere', non solo fanno perdere tempo agli italiani, ma disorientano non poco". Detto questo, "ci vuole pazienza - dice il vicepresidente M5S della Camera, capodelegazione negli incontri con i Democrat - ora dobbiamo andare fino in fondo per migliorare questa pessima legge elettorale". "Cosa succede ora? E' la domanda di molti. Semplice. Aspettiamo il Pd alla prova dei fatti", sintetizza Di Maio. Che passa poi a analizzare il timing del confronto con il Pd.
L'esponente M5S comincia dalla settimana prossima al Senato e indica gli elementi cardine: - Immunita' parlamentare; - Giudizio di costituzionalita' preventivo sulla legge elettorale; - Riduzione numero dei Deputati e loro stipendio". "Il Pd ieri ha detto 'ni' su questi temi. Ma ha dato - ossreva ancora - disponibilita' a far incontrare il loro capogruppo per trovare una soluzione. Andremo fino in fondo e verificheremo la loro reale volonta'. Si va in aula la settimana prossima. Ci aspettiamo che l'abolizione dell'immunita' passi. Altrimenti non smentiranno la loro natura". Quanto invece ai prossimi 15 giorni "il Pd dovra' contattarci per l'ultimo incontro. Verranno al tavolo e dovranno dirci se inseriranno le preferenze nella legge elettorale oppure no. Se vogliono un Parlamento pulito oppure no. Se vieteranno le pluricandidature oppure no. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, inclusi molti passi verso di loro (con il doppio turno di lista). Ora tocca al Pd dimostrare alla prova dei fatti se e' solo chiacchiere e distintivo. E lo facciano in fretta, la pazienza degli italiani ha un limite". Di Maio precisa anche di non avere "mai detto che il Movimento 5 Stelle vuole incontrare altri partiti se fallisce con il Pd. Noi abbiamo incontrato il Pd in quanto partito di maggioranza relativa, nella maggioranza. Ci basta e ci avanza...".