Riforme, Romani (Fi): Senato elettivo, si può fare in tempi brevi

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


E' possibile arrivare a un accordo sulle riforme istituzionali o stiamo andando al muro contro muro? "Dipende dalle decisioni che prenderanno la maggioranza e Matteo Renzi", afferma ad Affaritaliani.it il capogruppo al Senato di Forza Italia Paolo Romani. "Ritengo che giunti a questo punto, con l'orientamento prevalente del Senato, si possa arrivare ad un Senato elettivo, modificando ovviamente l'Articolo 57 della Costituzione e ripristinando le funzioni della Camera Alta che sono state eliminate dall'ultima lettura della Camera. Ritengo che non si debba andare a un muro contro muro e che non si debba nemmeno aver paura di perdere troppo tempo. C'è ancora la possibilità di fare le cose bene ed anche in tempi ridotti".

Che cosa pensa della proposta di mediazione sui listini regionali? "E' ovvio che probabilmente si dovrà rendere contemporanea alle elezioni in ogni Regione l'elezione dei senatori su base regionale, ma è altrettanto ovvio che non ci può essere una soluzione che passi solo attraverso la modifica dell'Articolo 70, come si vorrebbe fare. La Costituzione è la carta di tutti i cittadini e deve essere, anche se modificata, semplice e chiara per tutti. Quando si parla all'Articolo 57 della composizione del Senato è lì che va inserito il modo di eleggere i senatori".

Non c'è il rischio elezioni anticipate se Renzi non cambia la sua posizione? "Andare alle urne oggi - afferma Romani - mi sembra molto difficile, anche perché non è chiaro con quale legge elettorale si andrebbe al voto. L'Italicum non è sufficiente perché riguarda solo l'elezione della Camera dei Deputati. Il Consultellum per il Senato rappresenterebbe una contraddizione con quello che si è sostenuto fino ad oggi. Esiste la clausola di salvaguardia sull'Italicum e ho l'impressione che il Quirinale non accetterebbe acrobazie sulle leggi elettorali".