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Missile ipersonico russo, in 10 minuti su Milano. Può portare testate nucleari

Missile ipersonico russo, ecco che cos'è e come funziona
Missile ipersonico russo, elude la controffensiva
La Russia ha utilizzato per la prima volta nella guerra in Ucraina i missili ipersonici, armi potentissime che spaventano la Nato e l'Occidente. Arma di ultima generazione, il missile ipersonico Kinzhal è un particolare tipo di missile in grado di raggiungere velocità elevate e di evitare così la contraerea avversaria.
Sono manovrabili e precisi come i missili da crociera, ma dotati della velocità e della grande capacità distruttiva dei missili balistici.
Sviluppato negli anni 2010 e lanciato in via sperimentale per la prima volta nel 2018, il Kinzhal è stato progettato per colpire portaerei ed incrociatori, ma è evidentemente efficace anche per obiettivi terrestri.
Tra i punti di forza dell’arma c’è l’alta velocità che può raggiungere, stimata in prossimità del bersaglio tra 10.620 e 12.250 km/h (Mach 10), con la possibilità di compiere manovre evasive che consentono di eludere la controffensiva.
Lungo circa nove metri con un diametro di un metro, il missile ipersonico russo ha una gittata massima tra i 1.500 e i 2.000 chilometri (potenzialmente quindi in grado di raggiungere Milano e il Nord Italia in 10 minuti se lanciato da Kaliningrad). Ha un peso di lancio di circa 4.300 chili e può disporre di differenti tipi di testata: convenzionale, termonucleare e termobarica.
"Il suo ruolo nella deterrenza non nucleare è nelle prime fasi di una escalation. Tutttavia è inteso primariamente come arma nucleare", si legge in un recente articolo del Center for Strategic and International Studies.
Questa tipologia di missile può essere aviotrasportata da Mig appositamente modificati. La Russia ha annunciato nel dicembre 2021 di aver dislocato la prima flotta di Mig equipaggiati con missili Kinzhal nell’aeroporto di Akhtubinsk, nel sud del Paese, con lo scopo di proteggere l’area del Mar Nero.
Oggi esistono missili in grado di superare anche la velocità Mach 20, grazie allo sviluppo di nuovi materiali che resistono alle altissime temperature raggiunte durante il volo. Russia e Cina, ma anche la Corea del Nord, stanno spingendo sul loro sviluppo per eludere i sistemi antimissile di ultima generazione realizzati dagli Stati Uniti e ripristinare l’equilibrio nella deterrenza nucleare.