Salvini a tutto campo: “Flat Tax per 1,5 milioni di italiani"
È un Salvini intimo quello che troviamo su una lunga intervista per il settimanale Panorama. E senza complessi d’inferiorità culturale
Non ha cerchi, gigli magici, assicura il Vice-Premier leghista: “Guardate i ministri ed i Sottosegretari, sono tutti diversi.” Ed ha un certo timore reverenziale verso il consenso: “Primo partito in Italia. Mamma mia. Alle volte ho paura di schiantarmi, ma cerco di rimanere me stesso.” Ci racconta di dormire poco, 5-6 ore per notte: “Ho bisogno di due cuscini, uno lo tengo stretto a me. Sono da psicanalizzare?”
Forse no, anche se i suoi detrattori schiumano di rabbia per il suo sgangherato essere fuori dai ruoli: “Adoro mangiare, mai fatto diete, mai andato in palestra. Mi piace mangiare bene, anche pane e salame. Continuerò ovviamente a mettere cibo sui social.”
Giura di non comprendere le logiche degli azzurri, un tempo alleati: “Se Forza Italia pensa di recuperare voti e credibilità attaccando me, sbagliano. Facciano proposte.” E, sempre in questo lungo viaggio introspettivo sulle pagine del settimanale Panorama, non pare prendersela troppo per gli intellettuali avversari: “Loro non sono con me in ufficio, altrimenti vedrebbero su questa scrivania i dossier antimafia, anti racket, anti usura, anti droga, tutta sicurezza, al di là dell’immigrazione.”
Nemmeno quando vorrebbero fargli pesare la sua assenza di titoli blasonati ed accademici: “Penso di fare bene il Ministro, anche senza laurea. Oggi ho ricevuto il messaggio di un bambino disabile che abbiamo aiutato ad andare a scuola, per me vale più di otto libri.” Sui 5Stelle racconta di non avere digerito la fase della famosa “manina leghista”, per cui scazzò: “Due o tre telefonate arrabbiate su manovra e immigrazione ce le siamo fatte (con Di Maio, ndr). Mi inalbero quando viene messa in dubbio l’onestà dei miei Ministri.”
Allo stesso tempo tesse le lodi del suo Dicastero: “L’impatto con lo Stato non mi ha provocato crisi di nervi. Anche perché il Viminale è una macchina perfetta.” Tuttavia fa intravedere chiaro che l’intento delle prossime manovre economiche sarà quello di mettere a regime la riforma del fisco teorizzata da Armando Siri: “Le mail di ringraziamento per la Flat Tax, se vuole, gliele faccio vedere, abbiamo messo il primo mattoncino che riguarda 1,5 milioni di italiani.”
Eccola qui la chiave di svolta del Carroccio per l’economia italiana, il volano che potrebbe fare decollare il PIL, liberando risorse tra privati ed imprese per oltre 60 miliardi, che con gli effetti moltiplicatori della spirale positiva dei consumi spazzerebbe via ogni discorso sui decimali del deficit, e sulle procedure di infrazione che ci limitano negli spazi di manovra. Superato lo scoglio delle elezioni Europee, si tornerà a parlare di aliquota unica al 15%.
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