Salvini propone i "bond di guerra". "2020 anno di pace fiscale-edilizia"
"Fare debito non è un diritto ma è un dovere"
Coronavirus: Salvini, Lega propone emissione straordinaria bond di guerra - "Una emissione straordinaria di buoni del Tesoro destinati agli italiani, agli imprenditori, alle famiglie e agli investitori italiani, con delle fiscalita' vantaggiose, con degli incentivi, con degli aiuti economici, con dei crediti per chi sottoscrivera' questi 'titoli di guerra'. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, affermando che questa e' una "proposta della Lega che porteremo domani al tavolo" con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Io - ha aggiunto - preferisco indebitarmi con gli italiani, mettendo a garanzia la Bce che ha gia' detto che sottoscrivera' centinaia di miliardi di titoli di stato italiani, piuttosto che mettere a garanzia i risparmi, il lavoro, le pensioni o gli ospedali dei nostri figli". Per Salvini se per lo Stato in un tale momento di emergenza "fare debito non e' un diritto ma e' un dovere, c'e' modo e modo di fare debito. Puoi fare debito infilando l'Italia nel tunnel del Mes da cui non usciremo piu' se non con una patrimoniale, con altri tagli alla sanita' o con l'innalzamento dell'eta' pensionabile e c'e' un modo di fare debito italiano per gli italiani".
Coronavirus, Salvini: 2020 sia anno pace fiscale e pace edilizia - Per "preparare la 'ripartenza', bisogna aprire tutti i cantieri possibili: Comuni e Regioni appaltino tutte i lavori già preparati, con una grande 'pace edilizia' oltre alla 'pace fiscale' per il 2020". Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, in conferenza stampa. "Hai una grondaia o un balconcino fuori norma? Si azzera tutto, si paga il dovuto al Comune, e poi si riparte". È un condono tombale, chiedono i giornalisti? "No no, se hai costruito la casa sul fiume no... Ma se vogliamo ripartire non è il caso di smaltire tutto l'arretrato nei Comuni sulle richieste di condoni di piccoli abusi edilizi? In tempi di guerra non si possono avere i cavilli della Soprintendenza, della Corte dei Conti, dell'Anac, bisogna ripartire con la massima libertà di impresa".
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