Salvini, il contropiede su Renzi che spiazza il M5s e sorprende il Pd
Alle ore 16 Matteo Renzi si prende la scena. Parla da Palazzo Madama da premier, come se fosse ancora a Palazzo Chigi, mette nell'angolo il suo segretario Nicola Zingaretti, spara a zero su Matteo Salvini e lancia ufficialmente la proposta del governo di forze responsabili per evitare l'aumento dell'Iva. Alle 18.30 dall'aula del Senato, banchi della Lega e non del governo, risponde l'altro Matteo, Salvini, con una mossa a sorpresa e inattesa annuncia il sì al taglio dei parlamentari da parte del Carroccio rivolgendosi direttamente ai 5 Stelle chiedendo un minuto dopo il voto anticipato.
Il punto debole è che la riforma costituzionale non entrerebbe in vigore immediatamente ma dalla legislatura successiva. Fatto sta che Luigi Di Maio aveva detto mille volte 'tagliamo 345 parlamentari e andiamo al voto'. Accontentato. Proprio mentre il dialogo tra il Pd e il M5S stava decollando per un governo di legislatura. Ora è tutto più complicato e la mossa di Salvini, che parla di inciucio Grillo-Renzi mettendo così da parte Di Maio e Zingaretti, spiazza il M5S e coglie di sorpresa il Pd. Il leader della Lega sembrava finito in un angolo, ne è uscito con un abile colpo di scena che riapre i giochi.
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