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Politica
Salvini: "Se cade Conte, solo le urne". E rilancia ancora la flat tax. VIDEO
LaPresse

 

Lega: ad assemblea ricompare Armando Siri, applauso parlamentari - Anche Armando Siri ha partecipato all'assemblea dei parlamentari leghisti, con Matteo Salvini, alla Camera. Per l'ex sottosegretario alle Infrastrutture, di cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il M5s hanno preteso l'uscita dal governo dopo l'accusa di corruzione, e' stata la prima apparizione in pubblico dopol'esplosione del caso che ha infiammato le ultime settimane di campagna elettorale. Lunedi', in conferenza stampa per commentare l'esito della campagna elettorale, Salvini aveva ringraziato Siri e tenuto ad annunciare che l'ideologo della flat tax partecipera' alla riunione tecnica del pomeriggio, convocata per fare un calendario dell'agenda economica della Lega. In assemblea Siri, che e' senatore, e' stato nuovamente elogiato da Salvini e accolto con un applauso dai colleghi parlamentari.

La Lega dice 'no' a un Movimento 5 stelle in cui dovessero prevalere le idee di Alessandro Di Battista. E' quello che ha precisato Matteo Salvini ai suoi parlamentari durante l'assemblea a Montecitorio, stando a quanto riferito da chi ha partecipato alla riunione.

"Io non mi auguro" il voto politico anticipato. E' quanto ha ribadito Matteo Salvini. "Teoricamente dovrei lavorare per questo perchè uno dice 'raddoppio i voti, raddoppio i parlamentari'", ha poi aggiunto, "invece no".

"Io vorrei continuare a lavorare come abbiamo fatto nei primi nove mesi, cioè bene, con questo governo. Certo che, se dovesse trascinarsi invece l'ultima parentesi delle ultime settimane, ... no". Così Matteo Salvini, parlando coi cronisti a Montecitorio.

"Mi rifiuto di pensare di andare a raccattare tre senatori di qui dieci deputati là: non ci penso neanche". Così Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva se c'è la possibilità che la Lega non chieda di andare al voto anticipato in caso di crisi di governo. "La maggioranza c'è ed è questa", ha ribadito più volte.

Conti pubblici: Salvini, 'leggeremo lettera ma centrale lavoro non parametri' - "Bisogna vedere cosa c'è scritto nella lettera" della Commissione europea, "quando arriva leggiamo la lettera, parlerò con Tria, con Di Maio, con Conte. Noi dobbiamo puntare sulla crescita, sugli investimenti". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, dopo aver riunito i Gruppi parlamentari della Lega. "Quelli -dice riferendosi ai vicoli di bilancio da rispettare- sono parametri vecchi, questo è un dibattito che penso ci sia in tutte le capitali europee al di là delle dinamiche di chi farà il presidente della Commissione, se è tedesco, se è francese, se è spagnolo, se è polacco, cosa fanno i socialisti, cosa fanno i liberali. Io metterei al centro del dibattito la disoccupazione, non il deficit, il debito, lo spread, il lavoro al centro".
 

 

 

GOVERNO: SALVINI, 'PARLEREMO DI RIXI DOPO SENTENZA' - Della vicenda del viceministro Edoardo Rixi "non abbiamo parlato" con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte "e parleremo quando ci sarà una sentenza". Lo dice il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, dopo aver riunito i Gruppi parlamentari della Lega.

M5S: SALVINI, 'COMPRENDO DIBATTITO E NON COMMENTO SCELTE' - "Capisco le ore e i giorni che stanno vivendo gli amici dei Cinquestelle, quindi non mi permetto di commentare le scelte altrui". Lo dice il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, al termine della riunione con i Gruppi parlamentari.

GOVERNO: SALVINI, 'NON SPERO ELEZIONI MA STOP BARRICATE M5S' - "Ho detto al presidente Conte bisogna fare bene e fare in fretta. Mi rifiuto di prendere come parametro di governo le ultime settimane passate a litigare, polemizzare, bloccare, insultare. Quella è una parentesi infelice dettata dalla campagna elettorale. Se poi nei Cinquestelle prevalesse la linea della barricata e del no ad ogni costo, valuteremo". Lo dice il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, dopo aver riunito i Gruppi parlamentari. "Non voglio fare forzature, vogliamo lavorare per quattro anni -prosegue il vicepremier- maggioranze con gli Scilipoti o i cambia bandiera di turno non ne faccio, la maggioranza se c'è è questa. Per me c'è, poi non commento le scelte degli altri partiti, mi rifiuto di pensare di andare a raccattare tre senatori qui, dieci deputati là, non ci penso neanche". Quindi in caso di caduta del governo l'unica strada sarebbe quella di nuove elezioni: "non me lo auguro -afferma Salvini- teoricamente dovrei lavorare per questo, perché uno dice raddoppio i voti e raddoppio i parlamentari. Io vorrei continuare a lavorare come abbiamo fatto nei primi nove mesi, bene, con questo governo. Certo, se dovesse trascinarsi l'ultima parentesi delle ultime settimane, no".

GOVERNO: SALVINI, 'GOVERNO DURA SE SI FANNO COSE E NON PASSA LINEA DI BATTISTA' - Il governo dura fino a quando si possono fare le cose scritte nel contratto. Andiamo avanti serenamente, se non passa la linea Di Battista e la smettono di attaccare e dire no. Così Matteo Salvini, a quanto apprende l'Adnkronos, si sarebbe rivolto ai parlamentari e ministri della Lega, riuniti alla sala della Regina a Montecitorio, parlando delle prospettive di governo dopo la tornata elettorale.

AUTONOMIA: SALVINI, 'SPINGIAMO MA SENZA METTERE IN CRISI UNITA' PAESE' - Spingere sull'autonomia, ma senza mettere in crisi l'unità del paese. E' quanto avrebbe detto ai suoi parlamentari Matteo Salvini, a quanto si apprende, parlando del tema delle autonomie al centro del braccio di ferro con gli alleati Cinque Stelle. Il tema delle autonomie resta uno degli obiettivi da perseguire subito, avrebbe detto il ministro dell'Interno, ma non ci devono essere contraccolpi o danni all'unità del paese.

GOVERNO: SALVINI AI SUOI, 'SERIETA' E CONTINUITA', LE POLEMICHE NON PAGANO' - "Serietà e continuità" perché le "polemiche non pagano". Così a quanto si apprende Matteo Salvini si sarebbe rivolto ai parlamentari della Lega, parlando delle prospettive di governo, durante la riunione dei gruppi in corso alla Camera.

ELEZIONI: SALVINI, 'LAVORARE PER I BALLOTTAGGI, NON MOLLARE PREDA' - Dobbiamo guardare ai prossimi ballottaggi, non dobbiamo mollare la preda. A quanto si apprende Matteo Salvini, parlando in Sala della Regina, alla Camera, ai parlamentari della Lega, starebbe affrontando il tema dei ballottaggi, dopo il voto comunale di domenica scorsa. Dopo un lungo applauso, che ha accolto il leader, si stanno mettendo a punto le iniziative per affrontare la coda del voto. Salvini starebbe incitando i suoi a lavorare serrato, non accontentandosi del risultato alle europee.


CONTE HA INCONTRATO SALVINI E DI MAIO - "E' andato bene". Così Matteo Salvini ai cronisti che gli chiedevano dell'incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A chi gli chiedeva se ha registrato sintonia col premier sui temi e sulle cose da fare, il leader leghista ha risposto: "assolutamente sì". 

L'incontro con Conte è andato "bene". "Abbiamo parlato di cose da fare: riforma della giustizia, della pubblica amministrazione. Sull'autonomia c'è sintonia, sul decreto sicurezza siamo ampiamente pronti, sulla riforma fiscale c'è la volontà di andare avanti, poi c'è il tema Europa, lettere, richiami, su cui abbiamo chiesto il voto degli italiani", ha affermato. "Non conosco i contenuti del suo incontro con Di Maio e capisco le ore e i giorni che stanno vivendo gli amici dei 5 stelle e non mi permetto di commentare le scelte altrui", ha poi aggiunto. A chi gli chiedeva quando potrebbe esserci un vertice a tre, con Conte e Di Maio, ha risposto: "Io sono pronto ma se domani i 5 Stelle votano su Di Maio immagino che non ci vedremo. Ci sono partiti che stanno facendo dibattito interno non voglio fare forzature".

Si è tenuto a palazzo Chigi un incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il vicepresidente, Matteo Salvini, il primo faccia a faccia dopo le elezioni europee. Dopo aver visto Matteo Salvini, il premier Giuseppe Conte sta incontrando in questo momento l'altro vicepremier Luigi Di Maio.

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