Politica
Salvini sfida Renzi nella Bologna rossa

'Liberiamoci e ripartiamo'. E' lo slogan della tre giorni organizzata dalla Lega contro il governo. La giornata conclusiva, ha annunciato Matteo Salvini a Otto e mezzo, sara' l'8 novembre a Bologna, "nel cuore rosso delle coop e della Cgil". "L'Italia - ha aggiunto - ha potenzialita' che sta disperdendo, saranno tre giorni di liberazione. Vogliamo riaccendere i motori del Paese". L'incontro con Silvio Berlusconi "non e' ancora stato fissato, ma ci sara'".
Matteo Salvini sarebbe disposto a guidare il 'fronte del no' al referendum sulle riforme costituzionali. "Se la riforma passa cosi' - ha aggiunto - e' una schifezza. Se il Senato non serve lo si cancelli".
I leader della Lega spiega che "non so se sono l'unico a cui non fotte sostanzialmente niente sulla riforma al Senato. Questi si stanno scannando da quindici giorni sul: il Senato lo facciamo elettivo o non elettivo, il premio di coalizione, o il premio di partito, il premio di maggioranza, il premio della rava e della fava. A me piacerebbe che il Parlamento si scannasse sulle tasse, sull'immigrazione e sul lavoro, quindi spero che facciano in fretta a decidere chi vive o chi muore, perche' a me della querelle fra Renzi e Bersani interessa poco. Mi piacerebbe che il Parlamento italiano fosse occupato non dal PD con i suoi calcoli, perche' sono tutti calcoli di convenienza, fan tutti ragionamenti di poltrona. Per la Lega facciano quello che vogliono e poi parliamo di tasse, che e' l'emergenza nazionale".
Da uomo che vive la politica al 120% pero' come va a finire? "Secondo me Renzi ne convince, lo dico sottovoce...ecco quando Berlusconi conquistava parlamentari avversari era la compravendita, vi ricordate che gli han fatto anche un processo? Questi stan facendo un mercato imbarazzante, ci sono i Verdiniani, i Tosiani, i Venusiani, gli ex-Grillini, pero' se uno cambia idea e sostiene il governo di sinistra e' un sincero democratico, se uno cambiava idea ai tempi e sosteneva Berlusconi era nella migliore delle ipotesi un ladro, nella peggiore una valletta pagata e comprata. Renzi facesse in fretta, se devi convincerne a suon di poltrone qualcuno fallo veloce, perche' gli italiani hanno bisogno di altro". Quanto alla posizione della Lega el referendum costituzionale, Salvini spiega: "O il Senato serve o non serve, se serve lo eleggi, perche' una cosa che serve la eleggi, se non serve lo cancelli. Se arrivasse avanti sto pateracchio fatto a uso e consumo della sinistra io voto contro".