Politica
Immigrazione, Salvini: sindaci leghisti fuori dall'Anci

Nei prossimi giorni centinaia di sindaci leghisti daranno il benservito nall'Anci. "I soldi dell'iscrizione (all'Associazione dei Comuni, ndr) - spiega Matteo Salvini a ItaliaOggi - li utilizziamo per pagare gli asili nido e assistere gli anziani". Una protesta concreta contro il governo Renzi, che riempie i Comuni di immigrati, e contro lo stesso Fassino, che assiste impotente alla morte degli enti locali.
"Noi diciamo basta - continua - che quelli del Pd se la cantino e se la suonino tra di loro". Domani, a Cittaddella, i sindaci della Lega Nord racconteranno la propria esperienza di governo. Ci sarà chi parlerà di come sia riuscito ad abbassare le tasse locali nonostante il patto di stabilità. E chi racconterà come sia riuscito a dare alloggi agli italiani bisognosi o a non far pagare l'Iva a chi è in credito con lo Stato.
Da qui, come annunciato ieri dal sindaco di Padova Flavio Bitonci, Salvini annuncerà la sfida a Fassino. "I sindaci ormai non hanno più poteri, a cominciare dall'immigrazione - spiega il leader del Carroccio a ItaliaOggi - il governo e i prefetti mettono ogni giorno i primi cittadini davanti al fatto compiuto". Il problema è, insomma, sia legato alle risorse economiche sua alla rappresentanza. Da qui la provocazione di chiamarsi fuori dall'Associazione dei Comuni. "L'Anci è sempre stata a guida del Pd - continua - quando eravamo noi al governo minacciava la rottura delle relazioni istituzionali e alzava barricate. Quando a Palazzo Chigi c'è un premier di sinistra il motto diventa: non disturbare il manovratore".