Scissione nella Lega: ultimo atto dello scontro Salvini-Tosi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il dado è tratto. Salvo improbabili ripensamenti dell'ultima ora, il Consiglio Federale di oggi della Lega Nord, che si riunisce in Via Bellerio a Milano, deciderà il commissariamento della Liga Veneta. E' l'atto finale dello scontro tra Matteo Salvini e Flavio Tosi. Il sindaco di Verona, che a Roma durante la manifestazione anti-Renzi non era sul palco, oltre a insistere sulla presentazione di diverse liste civiche modello Verona, vuole avere l'ultima parola su chi inserire nella lista della Lega per le prossime Regionali. Ma Luca Zaia, sostenuto dal segretario, vuole essere lui a decidere chi candidare e chi no.
Il timore del Governatore uscente è quello di ritrovarsi, in caso di vittoria, una pattuglia di consiglieri "nemici" che non rispondono a lui ma al sindaco di Verona. Al di là delle alleanze, Forza Italia e Ncd sì o no, a dividere il Carroccio è soprattutto la titolarità del simbolo della Lega Nord - Liga Veneta. Mettendo un commissario, che risponderebbe direttamente al Direttivo Federale e al segretario, Salvini impedirebbe a Tosi, in caso di rottura, di correre alle elezioni con il simbolo leghista.
La mossa dell'altro Matteo serve quindi per prevenire eventuali contromosse del primo cittadino scaligero. Formalmente Tosi sarà costretto ad accettare il commissariamento (non esistono ricorsi), anche se pare scontato che, considerando la decisione di Salvini un sopruso, sbatterà la porta e sceglierà di lasciare il movimento e di candidarsi contro Zaia. La lite nel Carroccio sta per vivere il suo atto finale...