Segreteria Pd: Orlando e Serracchiani rottamati
Niente "effetto Orfini" per il duo che ci sperava
Nella nuova segreteria del Pd non c’è più spazio per Debora senz’acca Serracchiani e Andrea Orlando.
Non si ripete quindi più il “miracolo Orfini” che permise al sempre giovane turco di raggiungere i vertici del partito “fingendo” un’opposizione che in realtà mai ci fu veramente, anzi col tempo Orfini è divenuto uno dei maggiori collaboratori dell’ex premier.
Andrea Orlando di ruvida ed ingenua scaltrezza sovietica c’aveva provato e pensava che almeno qualcosa potesse acchiappare come candidato segretario facendo lo stesso percorso dell’ormai ex amico e collega di doglianze turche ma non c’è riuscito.
Renzi, evidentemente infastidito da un ministro che aveva più volte premiato e che gli si è rivoltato contro l’ha punito facendogli fare vera opposizione.
L’altra rimasta fuori e Debora Serracchiani, pasionaria rottamatrice infin rottamata anch’essa.
Esordì con una intemerata populista contro l’allora classe dirigente del Pd e cioè Franceschini erede nel 2009 di Veltroni.
Paga gli scarsi risultati politici, lo scarso impegno a favore del suo segretario e una grande antipatia che provoca tra gli elettori con modi da maestrina di provincia.