Politica

"Siamo come Ocean's Eleven". Qatar-gate, Panzeri e lo stop a Di Maio in Ue

L'ex europarlamentare provò a fare pressioni sul commissario Borrell per favorire il greco Avramopoulos per il ruolo di inviato nel Golfo Persico. Le carte

Qatar-gate, lo "sgambetto" a Di Maio e la mail sospetta a Borrell

Lo scandalo del Qatar-gate continua a tenere banco, dalle carte dell'inchiesta emergono nuovi retroscena sui metodi di Panzeri e la sua cricca per ottenere favori al Parlamento europeo. Tra queste manovre - si legge su Repubblica - spunta anche un tentativo di fermare la corsa di Di Maio per la poltrona di inviato speciale nel Golfo Persico. "Bloccare la nomina di Di Maio per favorire quella di Avramopoulos". Il caso Qatar-gate volta un’ennesima pagina. E entra a piedi pari anche nelle scelte della Commissione europea. Antonio Panzeri cerca di far cadere nella sua tela pure l’Alto Rappresentante per la politica estera, Josep Borrell. Il metodo è sempre lo stesso: utilizzare i buoni rapporti che l’ex europarlamentare italiano ha con buona parte dell’establishment brussellese. E lo stile, come ammette in una intercettazione, è simile a quello utilizzato nel film "Ocean’s Eleven". La banda guidata da George Clooney che svaligia un casinò di Las Vegas.

Tutto nasce - prosegue Repubblica - da un episodio che ha richiamato l’attenzione degli inquirenti e che hanno messo nero su bianco nel dossier. Un "incidente", certo, che però non è passato inosservato. Nel verbale delle intercettazioni, infatti, spunta l’invio di un documento direttamente a Borrell. A trasmetterglielo "per errore" via mail è Cristina Castagnoli, responsabile dell’Unità per la Democrazia e le elezioni del Parlamento europeo. Si trattava di "una nota interna confidenziale preparata da Francesco Giorgi" e preparata proprio per Avramopoulos. Giorgi racconta a Panzeri lo sbaglio commesso e quest’ultimo cerca di correre ai ripari. Gli inquirenti non fanno alcun riferimento alla possibilità che Borrell abbia effettivamente subito la pressione della "cricca". Ma di certo sono convinti che fosse a conoscenza della loro preferenza a favore "dell’amico" Avramopoulos proprio in considerazione dell’"errore" commesso con la mail della "nota informale" predisposta da Giorgi.