Spese militari, la Nato batte cassa: Rutte da Meloni a Palazzo Chigi. Focus su difesa e riarmo - Affaritaliani.it

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Spese militari, la Nato batte cassa: Rutte da Meloni a Palazzo Chigi. Focus su difesa e riarmo

L'Italia si prepara al vertice all'Aja di fine mese

di Redazione

Incontro tra  Rutte e Meloni a Palazzo Chigi 

Spese militari, riarmo e difesa: oggi alle ore 11  la premier Giorgia Meloni incontrerà il segretario della Nato Mark Rutte in vista del vertice del 24 e del 25 all'Aja. Da "patriota" la premier ha già ribadito nelle sue comunicazioni alla Camera che la difesa ha un prezzo, e che l'Italia manterrà nel 2025 l'impegno a raggiungere il target del 2% del Pil. Proprio nelle stesse ore in cui il Consiglio Atlantico confermava il nuovo target del 5% da concordare al summit di giugno.

"Non possiamo permetterci tempi lunghi", ha detto l'ambasciatore Usa alla Nato, Matthew Whitaker, intervenendo al German Marshall Fund Forum. Il tema sarà sul tavolo dei leader e sarà quello di un 3,5%" del Pil da destinare alla difesa e l'1,5% per capacità parallele, "da raggiungere in tempi che variano a seconda delle proposte". L'Italia ha sposato la tesi inglese di spostare la 'dead-line' al 2035.

L'incontro potrebbe essere interlocutorio, proprio in vista del summit in Olanda, ma anche ieri il responsabile della Difesa ha sottolineato la necessità di spingere nella direzione degli investimenti nel settore. "La sicurezza non è scontata. E proprio il duplice significato del termine ci aiuta a capirlo. Non è scontata perchè non è garantita: va costruita ogni giorno, con addestramento, cooperazione e prontezza. Ma non e' scontata neanche in senso economico: ha un costo, e non possiamo permetterci di risparmiare su cio' che garantisce la nostra liberta'. Perche' senza sicurezza non c'e' liberta'. E senza liberta', non c'e' futuro". Un focus potrebbe esserci anche sulla difesa aerea.

"A ridosso del vertice de L'Aja del prossimo giugno il governo Meloni sta cercando di nascondere un fatto eclatante quanto aberrante: vogliono impegnare 120 miliardi dei nostri soldi in spese militari. Faremo di tutto per impedirglielo e contrastare questo folle piano di riarmo. Nelle strade, nelle piazze, nelle Aule", attacca il M5s, con il capogruppo alla Camera Riccardo Ricciardi. Cifre che vengono smentite nell'esecutivo. "Sicuramente noi non andremo in guerra. Quello che dovremmo evitare e' che la guerra arrivi da noi", ripete Crosetto. La spesa italiana per la Difesa nel 2024 "è stata pari all'1,5 per cento del PIL, evidenziando una crescita significativa rispetto all'1,1 per cento del 2014", ha rilevato l'Upb nel rapporto sulla politica di bilancio. "Per diverso tempo non si decidera' ancora nulla", dicono nella maggioranza dove le sensibilita' sulla spesa restano differenti. Domani il segretario generale della Nato, Mark Rutte, sarà in visita nella Capitale parteciperà anche a una riunione del gruppo Weimar. 

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