Su Genovese il Pd ostaggio M5S
di Pietro Mancini
I Padri Costituenti, tra i quali il senatore Pietro Mancini, mio nonno, previdero il voto segreto per le decisioni sulla libertà di un parlamentare. Al di là del caso dell'arresto dell'on. Genovese, del PD, appare una forzatura non tener conto di quella autorevole indicazione. E non convince la decisione di Renzi di obbedire agli ordini impartiti al suo partito dal M5S e da Liana Milella ( "La Repubblica").
E' piuttosto triste notare che una complessa vicenda politico-giudiziaria, nella quale sono in gioco la libertà e la dignità di un rappresentante del popolo, ancora "presunto non colpevole", finisca nel calderone della campagna elettorale. Dividendo i politici e archiviando quei principi di equilibrio e di garantismo (che non è ottuso innocentismo), che dovrebbero valere per tutti. Anche per i rappresentanti della cosiddetta "Casta", oggi non molto stimati nel Paese.
E se Beppe Grillo, esultante per le manette al deputato del PD, certamente un suo successo, dovesse trovare, domani, un avversario politico, o un magistrato, più puro di lui, intenzionato a epurarlo e a rinchiuderlo in prigione, chi lo difenderebbe ?....Forse, solo Casaleggio...