Politica
Renzi, Partito della Nazione con Verdini e Alfano. Il progetto

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il dado è tratto. Il progetto ormai è chiaro. Matteo Renzi intende traformare nei prossimi mesi il Pd nel Partito della Nazione. Una formazione centrista e neo-democristiana. Una sorta di nuova balena bianca ma senza riferimenti alla fede e alla religione. Il presidente del Consiglio è convinto che solo così si possa bloccare la crescita del Movimento 5 Stelle e soprattutto arginare la rinascita del Centrodestra. Il PdN, nelle intenzioni del capo del governo, sarebbe un partito centrista in grado di raccogliere buona parte degli attuali elettori del Pd conquistando anche i moderati che non si sentono rappresentati da un Centrodestra egemonizzato da Matteo Salvini. L'obiettivo è quello di superare il 40 per cento dei consensi e vincere al primo turno quando si andrà alle urne con l'Italicum.
Renzi non intende cacciare nessuno dal Pd-PdN, ma in cuor suo si augura che tutta la fetta di minoranza dem, non sono i ribelli Mineo e Casson, ma anche i big come Bersani, D'Alema, Cuperlo e Speranza, se ne vada verso Possibile di Civati e Sel evitando così di avere all'interno un'opposizione sempre pronta a creare problemi. Il premier-segretario, poi, anche al fine di attrarre elettori moderati, ingloberà nel Partito della Nazione la parte di Ncd più vicina ad Angelino Alfano, l'Ala di Denis Verdini (alla quale potrebbe aggiungersi anche altri parlamentari di Forza Italia) e ciò che rimane di Scelta Civica. Si tratta quindi di un contenitore centrista e non più di Centrosinistra. L'organizzazione sarebbe molto snella, anche per contenere i costi, e ai vertici ci sarebbero i fedelissimi di Renzi. Prima fra tutti la ministra Maria Elena Boschi, il nuovo volto dem Anna Ascani, Luca Lotti e Lorenzo Guerini. Graziano Delrio e Debora Serracchiani, invece, potrebbe avere un ruolo più defilato. In primo piano, certamente, anche i neo-acquisti di Renzi Alfano e Verdini.