Verdini lascia per difendersi? - Affaritaliani.it

Politica

Verdini lascia per difendersi?

Giuseppe Vatinno

Verdini fa un passo indietro

Denis Verdini  certe cose le conosce bene e cioè che forse -come ha detto- meglio lasciare la politica attiva e non ricandidarsi pur restando alla guida di Ala Scelta Civica, per affrontare da” privato cittadino” i processi.

Verdini ha detto a la Repubblica :

«Resto alla guida del progetto politico, ma intendo difendermi nei processi da cittadino, non da parlamentare. Vediamo se finisce la persecuzione».

Verdini così facendo cerca anche di agevolare l’aggregazione centrista non essendoci più lui personalmente come candidato.

Parole dure contro la magistratura che ricordano quelle di Berlusconi suo “maestro”.

Sta di fatto che marzo scorso il Tribunale di Firenze lo ha condannato a 9 anni per il crac del Credito fiorentino.

Verdini dunque fa un passo indietro per abbassare la temperatura -invero surriscaldata. Intorno alla sua persona dopo l’appoggio dato al governo Renzi.

Tutto questo, naturalmente, si riverbera sui movimenti centristi che si stanno subendo una accelerazione anche eccessiva dopo la stesura della nuova legge elettorale e le elezioni anticipate.

La soglia del 5% produce l’effetto “falena impazzita” per i leader dei piccoli cespugli centristi che rischiano di restare a casa.

Angelino Alfano con Ap (vale circa il 2.5 %) vorrebbe fare il leader ma dietro le quinte si muove l’ambizioso Stefano Parisi che dà per scontata una sua leadership liberale.

Fitto, Direzione Italia, osserva preoccupato strizzando l’occhio alla destra sovranista mentre Casini e Cesa guardano perplessi.

Una cosa è certa: con lo sbarramento al 5% l’unica chance di farcela è unirsi ma dati questi chiari di luna c’è poco da essere sereni.

 

Ps: il senatore Verdini poco fa ha rettificato quanto riportato da la Repubblica, disconoscendo alcune frasi.