Casamonica in tv da Vespa, scoppia il caso politico - Affaritaliani.it

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Casamonica in tv da Vespa, scoppia il caso politico

"Rientra nell'autonomia decisionale giornalistica. perché ci dovrebbe essere così tanto scandalo?". Arturo Diaconale, consigliere di amministrazione della Rai, interpellato da Affaritaliani.it, difende la trasmissione di Porta a Porta condotta da Bruno Vespa che ha avuto tra gli ospiti esponenti di spicco della famiglia Casamonica. "Si tratta di un caso che ha colpito l'immaginazione del Paese e dell'opinione pubblica. Averlo affrontato giornalisticamente non mi sembra affatto un motivo di scandalo". Le polemiche politiche? "Ognuno esprime la propria opinione, io ho espresso la mia. Non si può nascondere la testa sotto la sabbia".

Alberto Maggi

"Uno spettacolo vergognoso e offensivo", "un vero e proprio affronto a chi è impegnato nella battaglia alle mafie", "un abuso ai danni del servizio pubblico e dell'immagine della capitale". I primi ad attaccare sono i consiglieri del gruppo Pd in Campidoglio, e via via insorge tutto il Pd, incluso il presidente Matteo Orfini. E' polemica dopo la messa in onda della trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa andata in onda ieri sera sulla Rai. Ospiti in studio Vera e Vittorino Casamonica, rispettivamente la figlia e il nipote del capo famiglia Vittorio, quel "re di Roma", come lo chiamavano i suoi, i cui funerali-show sono stati celebrati venti giorni fa nella chiesa Don Bosco al Tuscolano tra carrozze, cavalli, elicotteri, petali di rosa, Rolls Royce, gigantografie del defunto vestito da Papa e le note del "Padrino" e di "2001 Odissea nello spazio".

La bacchettata del commissario Pd a Roma, e presidente dell'Assemblea nazionale Pd, Matteo Orfini segna l'avvio dell'offensiva dem e non solo loro.
 
Polemico il neoconsigliere della Rai Guelfo Guelfi su Facebook. Scrive: "Approfondimenti. Si chiamano così. Ripassano sul caso e lo espongono. Era così con i plastici, con i corpi, con le violenze sui corpi. D'altra parte Porta a Porta é normalmente in seconda serata. Le fasce protette dormono e le fasce morbose fanno l'indice d'ascolto. Ieri rientrando a casa saranno state le 11 e mezzo accendo la TV e infatti c'é l'approfondimento sul caso. Meno male il morto era già morto e seppellito compresi i petali che cadevano dal cielo. In studio la figlia che sosteneva : " e noi facciamo sempre così, maronna mia quanto la fate lunga", e nemmeno di nascosto, esibendo pendagli, rideva, Vespa si fregava le mani. Ieri ho passato la giornata in Rai a Roma, ci sono così tante cose da fare". Ma da Porta a Porta fanno sapere che "Grazie alla presenza in studio della figlia e del nipote di Casamonica, Porta a Porta ha fatto ascolti record. La media della puntata poco inferiore al 15 per cento, questo vuol dire che la prima parte ha raggiunto picchi del 20. Quindi più della puntata in cui è stato ospite il premier Renzi".
 
Duro attacco del blog di Beppe Grillo alla Rai e a "Porta a Porta" che ieri ha ospitato i familiari di Vittorio Casamonica, i cui funerali-show hanno scatenato polemiche. "Rai, servizio pubblico paramafioso", il titolo del post. "La famiglia Casamonica ospitata dalla Rai nel salotto buono di Bruno Vespa per esibirsi davanti a 1.340.000 di italiani (14,54% di share) nell'apologia di Vittorio Casamonica, il boss il cui funerale ha indignato Roma, è un oltraggio a tutti gli italiani onesti", il commento.

Le altre reazioni politiche. Più tranchant Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza Rai. "La puntata di 'Porta a Porta' sui Casamonica lascia sconcertati e configura - afferma il deputato Pd - una potenziale violazione del contratto di servizio della Rai: non si capisce come quello show possa essere considerato compatibile con il servizio pubblico. I nuovi consiglieri di amministrazione, che hanno anche conoscenze dirette della deontologia giornalistica a partire dalla presidente, si esprimano subito. Chiederò che l'ufficio di presidenza della commissione - anticipa - si occupi della vicenda. Si fatica a comprendere la scelta di dare una visibilità del genere ad una famiglia così discussa, tra l'altro dopo diverse settimane da quel fatto che ha gettato discredito su Roma e sull'Italia a livello internazionale. Nel giorno in cui l'attualità propone questioni di primissimo piano, come la crisi migranti nella Ue, il caso Germania-Ungheria, la situazione bellica in Siria, lascia stupefatti che venga ritirata fuori una vicenda ormai passata. E' stato realizzato il sogno dei Casamonica, dargli piena visibilità sula rete ammiraglia del servizio pubblico. E' inaccettabile".
 
Fulmini su viale Mazzini anche dal senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Antimafia: "Domani in commissione Antimafia chiederemo di audire al più presto i vertici del servizio pubblico e dell'ordine dei giornalisti per aprire una riflessione a partire da questa preoccupante vicenda", annuncia.
 
"E' stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini e le cittadine romane in primis, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere ieri sera durante la trasmissione Porta a porta di Bruno Vespa - aveva sottolineato il gruppo del Pd romano in una nota - Vedere accomodati rappresentanti della famiglia Casamonica nel salotto buono della tv di stato finanziata con il canone dei contribuenti, doverli sentire rivendicare proprio quei funerali che hanno indignato e offeso la nostra comunità, ascoltarli mentre stabilivano accostamenti improponibili e ignominiosi tra grandi figure della Chiesa e il loro congiunto, è stato un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l'illegalità, mettendo spesso a rischio la loro stessa incolumità".
 
Per questo i consiglieri chiedono "ai parlamentari eletti nel collegio di Roma e del Lazio e a quelli che siedono nella commissione di vigilanza Rai di intervenire". Inoltre verrà presentata "immediatamente all'assemblea di Roma Capitale una mozione di censura di questo abuso compiuto ai danni del servizio pubblico, dell'immagine della Capitale e di tutti coloro che sono impegnati per combattere le mafie e la criminalità organizzata".

"Chiediamo ai nuovi vertici: quale Rai servizio pubblico vogliono? Quali messaggi il servizio pubblico deve dare ai cittadini? Qui la questione non è censurare, ma scegliere quale Paese raccontare e come". E' la presa di posizione dell'esecutivo Usigrai in merito alla partecipazione di esponenti dei Casamonica ieri a Porta a porta. "Quando si darà lo stesso spazio alle colleghe e i colleghi minacciati dai Casamonica? Alle colleghe e ai colleghi minacciati, o addirittura sotto scorta, per il loro impegno contro le mafie? La Rai servizio pubblico che noi vogliamo - sottolinea il sindacato dei giornalisti Rai - è quella che i riflettori li accende sul malaffare, sulle persone impegnate ogni giorno contro le mafie, a favore della legalità".