Un altro stop sulla strada delle riforme costituzionali: la conferenza dei capigruppo della Camera questa mattina ha rinviato i provvedimenti all'ordine del giorno. Slitta così il voto che permette ai 18enni di entrare nell’elettorato attivo per l'elezione del Senato. Lo scoglio, come spesso è accaduto in questi primi 13 mesi di maggioranza giallorossa, è rappresentato da Italia Viva. "Oggi abbiamo chiesto in Aula che sulla riforma costituzionale ci sia una visione d'insieme e non si vada avanti senza un progetto unitario”, ha spiegato Maria Elena Boschi. "Vogliamo dare ai diciottenni il voto per il Senato? Bene. Ma prima decidiamo che cosa fa il Senato, quale legge elettorale, quale correttivo dopo la riduzione del numero dei parlamentari”.
Nei gruppi Pd monta la protesta per “l'atteggiamento” di Italia Viva. I dem ricordano all'alleato di maggioranza che era stato firmato un patto: "La verità - osserva un deputato Pd - è che stanno alzando il tiro per chiedere altre cose, puntano a qualche sottosegretario in più". Un tesi respinta dalla stessa Italia Viva. “In prima lettura questo identico testo era stato votato da tutti i gruppi, nessuno escluso, con solo cinque voti individuali contrari, perché' tutti avevano ritenuto sensato riconoscere il diritto di voto oggi negato a quattro milioni e mezzo di elettori", ha tuonato il capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali Stefano Ceccanti”.
Lo strascico di polemiche arriva fino a Palazzo Chigi. È il vice-segretario dem Andrea Orlando a tirarlo in ballo: “Il presidente del Consiglio deve promuovere un chiarimento nella maggioranza”, afferma al termine dell'assemblea del gruppo a Montecitorio convocato con urgenza dopo il rinvio. “Quanto avvenuto oggi - ha continuato - non può essere minimizzato per il fatto in sé e per le fragilità e ambiguità che rivela proprio nel momento in cui il paese attende dalla maggioranza compattezza e determinazione”. Un fatto politico di cui “si deve far carico tutta la maggioranza a partire da chi la guida che deve provocare l'occasione di un momento di chiarimento perché ciò che è avvenuto oggi non si ripeta”, ha avvisato l’ex ministro della Giustizia.
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