Voto di scambio, Forza Italia sceglie l'ostruzionismo sul ddl
Forza Italia ha presentato in aula alla Camera mille emendamenti al disegno di legge sullo scambio elettorale politico-mafioso arrivato a Montecitorio dopo l'approvazione da parte del Senato e farà ostruzionismo su un provvedimento che definisce "indecente". Lo ha annunciato in conferenza stampa il capogruppo Renato Brunetta, assieme a Francesco Paolo Sisto, Gianfranco Chiarelli e Carlo Sarro.
"Abbiamo presentato una pregiudiziale di incostituzionalità e più di mille emendamenti a significare il nostro impegno anche ostruzionistico rispetto al testo che giudichiamo eversivo e che riteniamo vada modificato", ha spiegato Brunetta. "La scorsa settimana - prosegue - Fi, Sel, Lega Ncd e altri in capigruppo hanno evidenziato la necessità di modificare quanto disposto dal Senato che, a sua volta, aveva modificato il testo approvato dalla Camera", chiedendo che l'approdo in Aula del ddl fosse "rinvianto ad Aprile o in alternativa che fosse l'Aula a cercare una strada, magari con il rinvio in commissione. Ma Pd e 5 Stelle hanno preferito la strada dell'Aula, evidenziando però la necessità di rivedere il testo. Ne deriva l'esistenza di fatto di una grande maggioranza" che mira a garantire la "correttezza costituzionale di quanto approvato dal Senato, ma - osserva Brunetta - lasciando il compito all'Aula".
Nel merito del provvedimento, il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Francesco Paolo Sisto, ha osservato: "E' necessario che le norme sulla lotta alla mafia siano costituzionali. Noi intendiamo tutelare il momento delle indagini, perché quando una norma è indiscriminata si corre il rischio di indagini a pioggia. Servono strumenti non così ampi da pregiudicare il diritto a un giusto processo. Serve la perfetta consapevolezza del soggetto di avere di fronte un soggetto mafioso. Quanto più la fattispecie è ampia e slabbrata sui contenuti - avverte infine Sisto - tanto più diventa facile che una cosca mafiosa decida di eliminare un politico".
La modifica dell'articolo 416-ter del codice penale è stato approvato nel gennaio scorso dal Senato in seguito ad un forte movimento d'opinione all'interno del quale si è distinta in particolare la campagna dei "braccialetti bianchi", mobilitazione alla quale hanno aderito centinaia di parlamentari e centinaia di migliaia di cittadini per rilanciare i contenuti del progetto di legge auspicato oltre vent'anni fa dal pool di Palermo.