Ferrovie, doppia velocità
e "servizi" a bordo
di Rocco Boccadamo
Gradirei che gli addetti ai lavori di “Trenitalia” spiegassero come mai, nel 2014, sull' importante linea Milano – Venezia, i treni più veloci, denominati “Frecciabianca”, per coprire la tratta Padova- Milano di 229 chilometri, quattro fermate intermedie, impiegano due ore e sette minuti, con una media, quindi di 109 chilometri orari circa.

Quando, ad esempio, nel centro e sud Italia, i convogli più celeri, ivi appellati “Frecciargento”, compiono la tratta Roma Termini – Lecce, di oltre 600 chilometri, di cui 164 a binario unico, sei fermate intermedie, nel tempo di cinque ore e ventidue primi, alla media di 116 chilometri.
Gradirei, altresì, sapere come mai, domenica sedici novembre, i treni “Frecciabianca” 9712 e 9733, rispettivamente Padova - Milano e viceversa, presentassero la metà dei servizi igienici in penose condizioni d’inagibilità.
Per finire, dove sta scritto che ci si debba occupare e preoccupare, traendone motivo d’orgoglio, unicamente dei treni “Frecciarossa” e dell'alta velocità?