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Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, d’Ambrosio Lettieri e Tarquinio (PdL): interrogazione al ministro Lorenzin

Sono queste, in sintesi, le richieste contenute nella interrogazione presentata al ministro della Salute con risposta in Commissione Sanità di Palazzo Madama, dal sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, capogruppo PdL in Commissione Sanità del Senato e primo firmatario, sottoscritta da altri sette colleghi del PdL, tra cui il sen. Lucio Tarquinio.
“L'Istituto zooprofilattico sperimentale interregionale della Puglia e della Basilicata , con sede a Foggia è uno dei 10 Istituti zooprofilattici presenti in Italia”, si legge nella interrogazione, “si tratta di un ente sanitario di diritto pubblico dotato di un’autonomia gestionale, tecnica ed amministrativa, che opera nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria, quale strumento tecnico-scientifico dello Stato e delle due Regioni”.
“Svolge, insomma”, affermano d’Ambrosio Lettieri e Tarquinio, “un' importante funzione per la tutela della salute pubblica e per il benessere animale”.

Il decreto legislativo n. 106/2012 ha dettato nuove norme in materia di "Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, ai sensi dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183" prevedendo, tra l'altro, nuove disposizioni sull'organizzazione e funzionamento degli Istituti Zooprofilattici. In particolare nel comma 3 dell'art 11 del Dlgs si legge che "il consiglio di amministrazione può essere sciolto, anche su proposta del Ministro della salute, dal Presidente della regione o della PA interessata, ovvero, nel caso di Istituti interregionali, dai Presidenti delle regioni interessate, d'intesa con i Ministri della salute e dell'economia e delle finanze” e può essere sciolto, tra l'altro, “quando vi è impossibilità di funzionamento degli organi di amministrazione e gestione”.
“La Giunta della Regione Puglia”, rileva ancora l’interrogazione, “lo scorso 5 agosto, dopo aver preso atto della sopravvenuta mancanza del numero legale dei componenti del cda dell’Istituto, ha avviato la procedura di commissariamento, nominando, appunto, il commissario”.
“A noi risulta”, sottolineano i senatori del PdL, “che il provvedimento di avvio di commissariamento sia stato comunicato al Presidente della Regione Basilicata e inviato solo per conoscenza al Ministero per la Salute. Chiediamo chiarezza e il ripristino delle regole”.