Lucera, Vexilla Regis
Anno Costantiniano
di Giovanni Aquilino
Nell’ambito delle manifestazioni per l'Anno della Fede, in occasione dell'anniversario dell’emanazione dell'Editto di Costantino (313 d.C.), con il quale si sanciva la libertà di culto per i cristiani, una mostra sulle Croci Confraternali diventa il miglior suggello per esprimere la devozione popolare al segno esclusivo della cristianità: la Croce.
Il signum crucis, nell'assumere ruolo e significato pubblico, diventa segno di identità dei cristiani. Il simbolo della penitenza e del supplizio del Cristo diventa il segno del trionfo della misericordia e della donazione divina. Lungo i secoli il segno della croce è stato declinato negli stili e nelle manifestazioni artistiche più svariate.
Migliaia di artisti e di religiosi l’hanno disegnato, dipinto, scolpito, descritto in una varietà di modi quasi infiniti; da tanta ricchezza, da tanta forza di significato sono segnate chiese e luoghi di culto, palazzi e luoghi pubblici, opifici e laboratori, regge e tuguri e persino le strade ed i paesaggi rurali si punteggiano di cappelle e di edicole, insomma la croce svetta su ogni cosa ed in ogniddove, insegna inconfondibile della immanenza di Cristo.

La mostra organizzata dalla Reale Arciconfraternita della Santa Croce – SS. Trinità – B.V.M. Addolorata dal titolo: “La Croce, le croci. I crocifissi Confraternali di Lucera”, ne è un piccolo esempio. Essa raccoglie le Croci Confraternali che la devozione dei “fratelli” lucerini ha voluto, commissionato e conservato negli anni; essa come segno distintivo annuncia l’arrivo degli “incappucciati” o dei penitenti dietro le processioni o identifica il gruppo confraternale nelle celebrazioni.
Il catalogo, pubblicato per l'occasione, tenta di rimandare nel tempo e nello spazio la passione, la sensibilità per questo simbolo, il clima e la fragranza di una devozione tanto viva quanto duratura, la solidità di una fede incrollabile, la contemplazione di un simbolo terribile e bellissimo, che intenerisce e accomuna, che affratella e commuove.
L'iniziativa rientra nella programmazione della Diocesi di Lucera-Troia, relativa alla mostra di croci: “Vexilla Regis”, tenuta nel Museo Diocesano di Lucera (Fg), mentre la sezione "confraternitale" resta allestita nella cappella dell'Addolorata in San Francesco.

Proprio a seguito di questa originale mostra è stato pubblicato un catalogo con le croci ed i corredi più rappresentativi esposti e di proprietà delle diverse Confraternite cittadine.
L’elegante pubblicazione, stampata per iniziativa della Reale Arciconfraternita della S. Croce - SS. Trinità – B.V.M. Addolorata e curata da Arturo Monaco, si compone non solo di una completa rassegna fotografica delle opere esposte, ma anche di alcuni significativi contributi circa il significato della Croce, tra i quali si segnala l'efficace introduzione di Mons. Antonio Pitta, docente presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e una riflessione storica di Massimiliano Monaco, del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia.
Il volume verrà presentato sabato 18 gennaio 2014, alle ore 19,00 a Lucera presso la Basilica di San Francesco a cura del Distretto Culturale Daunia Vetus, e vedrà le conclusioni del Vescovo Mons. Domenico Cornacchia.