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Regionali, inchiesta sul voto di scambio: Adg anche a Pisicchio

Ad annunciarlo è lo stesso assessore Alfonso Pisicchio: "Nelle scorse ore ho ricevuto dalla Guardia di Finanza la notifica di un avviso di garanzia e ho sin da subito fornito la mia totale disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti. Sono assolutamente tranquillo e totalmente estraneo ai fatti oggetto di indagine, che non riguardano affatto la mia attività istituzionale”.

Pisicchio Alfonso

L’attività investigativa della Procura di Bari riguarda assunzioni in cambio di voti alle prossime elezioni regionali in Puglia e polizze fideiussorie false per ottenere contributi a fondo perduto. Nel mirino: imprenditori e funzionari pubblici, nei loro confronti la Guardia di Finanza sta eseguendo in provincia di Bari perquisizioni ed acquisizioni di documenti.

elezioni regionali ape gran

Il riferimento agli accertamenti sono piuttosto circonstanziati, secondo la Procura: “Essi hanno consentito di rilevare che un esponente politico locale, tramite suo fratello, in cambio della promessa del sostegno elettorale in vista delle prossime elezioni regionali, si sarebbe adoperato, in più occasioni, al fine di favorire l'assunzione di persone di sua conoscenza presso società baresi, aggiudicatarie di rilevanti appalti di servizi o beneficiarie di contributi pubblici".

In una nota degli inquirenti si precisa che ad essere interessati sarebbero imprenditori e funzionari pubblici: "Coinvolti, a vario titolo, in un collaudato sistema fraudolento, finalizzato alla produzione di polizze fideiussorie false, utilizzate a corredo di istanze amministrative, volte ad ottenere autorizzazioni regionali per l'esercizio di attività economiche, ovvero ingenti contributi pubblici".

carrubo laricchia

Dura, a proposito, la nota della candidata presidente alla Regione Puglia del M5S Antonella Laricchia: “Ne rimarrà soltanto uno… ormai abbiamo perso il conto degli assessori indagati in cinque anni di Giunta Emiliano. Ultimo in ordine di tempo l’assessore Pisicchio per presunta corruzione: avrebbe favorito assunzioni in cambio di voti alle prossime regionali. Un tempo all'avviso di garanzia seguivano almeno le dimissioni, ma da quando tra gli indagati c'è anche lui, Emiliano ovviamente non ha più avuto il coraggio di chiederle".

"Più volte gli abbiamo chiesto di venire a riferire in Consiglio o nella commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia. Invece niente è stato fatto. Ringraziamo la magistratura per il lavoro che sta svolgendo e siamo sicuri verrà fatta la massima chiarezza. Serve però una risposta politica forte contro il voto di scambio. Quella che chiedevamo già dopo la condanna di 23 persone, molte delle quali affiliate al clan Di Cosola, che avrebbero tentato di condizionare l'esito delle regionali pugliesi 2015 procurando voti in cambio di denaro, a Natale Mariella, candidato con la lista 'Popolari' a sostegno di Michele Emiliano. Ma l'ex magistrato si è ben guardato dal dire anche solo una parola. Presto lanceremo iniziative per garantire un voto trasparente e pulito. Solo così la Puglia potrà davvero cambiare”. 

(gelormini@gmail.com)

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