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Regionali, Schittulli e gli azzurri divisi dalle Primarie

Bari – Francesco Schittulli e Forza Italia di nuovo distanti e divisi dalle primarie: “Apprendiamo, non senza stupore, del dietrofront di Schittulli, proprio ora che, grazie all'election day di maggio, sarebbe possibile celebrarle”, commenta il numero uno regionale azzurro, Francesco Amoruso. A stretto giro dalla conferenza stampa in Via Spalato nella quale l’inquilino uscente ha ribadito il niet ai gazebo, respinti come fuori tempo massimo già prima dell’Immacolata, quando Raffaele Fitto li aveva ritirati fuori a sorpresa: “Non faccio le primarie, vado avanti con una coalizione in cui c’è solo un partito che le chiede”, ha tagliato corto l’oncologo, forte dell’appoggio di alfaniani, Fratelli d’Italia e socialisti.

Se non fosse che il vicerè di Maglie è tornato ad impugnarne la bandiera, brandendola a più riprese nella battaglia tutta interna alle file azzurre, mentre da Roma cercavano di appuntargli addosso i galloni di candidato: “Schittulli è stato eletto presidente della Provincia di Bari grazie al sostegno e ai voti proprio di Forza Italia e non si può dimenticarlo”, ammonisce Amoruso, serrando le fila. “Non si comprende, quindi, né è possibile immaginarlo, come qualcuno pensi di costruire qualcosa nel centrodestra dimenticando il ruolo centrale di Forza Italia, che vanta un consenso consolidato, un grande radicamento territoriale e sedici uomini, credibili ed impegnati, che hanno ricevuto la fiducia dei pugliesi e che li rappresentano in Consiglio regionale", punta i piedi il coordinatore. Il messaggio è chiaro: chiunque dovesse essere il designato non potrà fare a meno degli azzurri e di Raffaele Fitto, comunque evolva la tormenta romana, destinata ad intensificarsi in vista dei tornanti parlamentari, Quirinale in primis. E non vale solo per il presidente Lilt: “Strane sono le posizioni di Fratelli d'Italia e del Nuovo Centrodestra, che chiedono le primarie in quasi tutte le altre Regioni ma le rifiutano in Puglia”.

Difficile che in pochi mesi diventino numericamente determinanti gli uomini di Salvini, gradito ad Adriana Poli Bortone e al leccese Paolo Pagliaro, per quanto senza alcun accordo siglato. In compenso, se Azzurro Popolare del salentino Aloisi ha confermato nel weekend l’appoggio a Schittulli, al professore gravinese toccherà sminare il terreno dalla grana dei conti della Provincia. “La situazione è critica ma l'ente non è in dissesto" e sono "false le notizie di un accertato sforamento del patto di stabilità", si è difeso dagli attacchi di Antonio Decaro, incassando anche il passaggio in maggioranza degli ex consiglieri del suo Movimento, sotto la nuova egida di “Sud al Centro” in Comune. E il fuoco di fila arriva tutt’altro che solo da sinistra.

(a.bucci1@libero.it)

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