SAEM, siglato verbale
E' cassa integrazione
È stato siglato nella sede della Provincia di Bari il verbale di consultazione sindacale per attivare la cassa integrazione straordinaria per la Saem Energie Alternative. Alla presenza di una delegazione di lavoratori, rappresentanti sindacali Fim (federazione italiana metalmeccanici) Cisl, curatori fallimentari e del funzionario del Ministero del lavoro, che coordina il procedimento per la richiesta della cassa integrazione. Oltre, un rappresentante dell'Assessorato regionale al lavoro.
“Abbiamo firmato oggi un accordo per avviare la Cigs – spiega il responsabile del personale della Saem, Giuseppe Chiaromonte - l’impresa è in possesso di tutti i requisiti oggettivi necessari per la concessione della cassa integrazione. Questo ammortizzatore sociale è indispensabile nella delicata fase di esercizio provvisorio dell’azienda, in attesa della decisione della Corte d’Appello sul ricorso contro la dichiarazione di fallimento”.
I lavoratori, intanto, continuano a far sentire la propria voce: nei giorni scorsi hanno manifestato davanti al Palazzo di Giustizia di Bari in occasione della presentazione del reclamo contro il fallimento. Sono anche stati ricevuti dal sindaco di Altamura, Mario Stacca. In quella sede hanno sottolineato che non bisogna continuare a confondere la Saem con Aión: l’azienda altamurana era controllata al 91 per cento dalla Aión, il cui piano di rilancio industriale era ritenuto solido in quanto certificato da PriceWaterhouseCoopers, Mediobanca e revisori indipendenti come Ernst&Young.
Il sindaco di Altamura ha condiviso le preoccupazioni dei lavoratori e ha inviato una lettera al presidente della Corte d'Appello, Vito Marino Caferra, e al prefetto di Bari, Antonio Nunziante: “Come amministrazione comunale – ha detto Stacca - siamo vicini alle famiglie dei lavoratori e crediamo necessarie misure che garantiscano il mantenimento del posto di lavoro e non contributi pubblici e interventi assistenziali. Il rischio della disoccupazione per quasi 250 lavoratori tra dipendenti diretti e indotto del settore, richiede interventi rapidi e una condivisione di intenti tra tutte le istituzioni”.