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TAP, Emiliano: 'Sul silenzio del
Governo i lavori partiranno spediti'
TAP, la Corte Costituzionale dichiara inammissibile il ricorso della Regione Puglia contro il Governo. Ora i lavori hanno la strada spianata.
Amara e lapidaria la reazione di Michele Emiliano alla notizia, in arrivo da Roma, sulla dichiarazione di inammissibilità della Consulta per il ricorso avanzato dalla Regione Puglia contro il Governo sulla TAP in arrivo sulle coste salentine.

"La Corte costituzionale ha diffuso la notizia - si comunica con una nota della presidenza - di aver dichiarato inammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato dalla Regione Puglia avverso il comportamento omissivo del Ministro dello Sviluppo economico, rispetto alla richiesta della Regione di riesaminare tutti gli atti del procedimento autorizzatorio del gasdotto TAP, in ottemperanza alla sentenza della Corte costituzionale n. 110/2016".
“La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il nostro ricorso - dichiara Emiliano - senza poter entrare nel merito perché ha ritenuto verosimilmente non impugnabile il silenzio del governo sulla nostra richiesta di revoca della autorizzazione unica del gasdotto Tap, per mancanza dell’intesa tra Governo e Regione Puglia sin dalla fase di predisposizione del progetto con riferimento proprio alla localizzazione".

"Le omissioni del governo - ribadisce il Governatore - in questa incredibile procedura stanno consentendo la realizzazione di un’opera privata, priva dell’intesa tra Stato e Regione sin dalla fase di elaborazione del progetto che la stessa Corte Costituzionale ritiene indispensabile per le ipotesi di costruzione di gasdotti come il Tap.
"Questa scelta, a mio parere errata - spiega Emiliano - adesso autorizza l’inizio dei lavori del cantiere contro la logica progettuale e contro la volontà delle popolazioni che non accettano, giustamente, l’approdo del gasdotto e la realizzazione delle opere connesse sotto e nelle adiacenze di una delle più belle spiagge del Salento in pieno sviluppo economico".
"Era diritto dei pugliesi - aggiunge il presidente - localizzare l’opera nel punto ritenuto più adatto alla vocazione dei territori e questo diritto è stato negato da vari governi succedutisi nel tempo".
"La prepotenza di questa scelta è sotto gli occhi di tutti - conclude Emiliano - ma a questa violenza non si deve rispondere con analogo metodo. Invito quindi tutti a mantenere un rigoroso rispetto delle leggi anche in questo momento così triste per la Puglia”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: TAP, Commissario delibera lavori su Brindisi e non il Consiglio C.