Ventricelli (Pd) Saem Altamura
'Sospendere gli incentivi'
La parlamentare pugliese del Partito Democratico, Liliana Ventricelli, ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro e al Ministro dello Sviluppo economico, prendendo spunto dalla vicenda della Saem di Altamura.
In particolare la parlamentare chiede ai rappresentanti del governo “se non intendano, di concerto con il Gestore dei servizi energetici, sospendere momentaneamente l’erogazione dei contributi statali a tutte le società committenti che con architetture societarie e costruzioni giuridiche di non verificata legittimità, abbiano omesso dolosamente, o anche solo colpevolmente, di pagare i propri appaltatori e subappaltatori, autorizzando la continuazione dell'erogazione di detti contribuiti, per tutto il tempo originariamente previsto, solo una volta che il committente abbia fornito prova dell’avvenuto pagamento di tutta la filiera interessata alla costruzione degli impianti fotovoltaici”.
La Saem nel 2012 aveva realizzato circa 50 parchi fotovoltaici per conto della società Aión: al termine della costruzione e connessione di tutti i campi la Saem risultava creditrice di circa 57 milioni di euro e debitrice verso i suoi subappaltatori del territorio murgiano per 7 milioni.
L'Aión è poi fallita e la Saem è stata perciò costretta a ricorrere alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale, grazie a contratti di cui è titolare e che le potrebbero garantire lavoro almeno per i prossimi vent'anni.

Tuttavia, il primo aprile 2014, nonostante il parere favorevole dei commissari giudiziali, il concordato preventivo in continuità non è statoomologato dal Tribunale che ha dichiarato il fallimento dell'impresa. La Saem ha presentato reclamo alla Corte d'Appello di Bari: l'udienza è stata già fissata per il 17 giugno.
La parlamentare pugliese ha evidenziato come la vicenda Saem non rilevi di per sé, ma in quanto paradigma di un modus operandi che, grazie a elaborazioni tecnico-giuridiche spregiudicate, ha sfruttato le risorse nazionali e ha poi esportato ricchezza all'estero e lasciato al territorio solo debiti e inquinamento. La Saem versa in una situazione delicata e la deputata pugliese auspica che “per il bene soprattutto dei lavoratori, l'azienda possa ritornare in bonis con il piano concordatario presentatoe continui a lavorare grazie alle commesse ottenute producendo ricchezza per il territorio e dando lavoro a circa 250 persone”.
L'onorevole Ventricelli suggerisce di “ripensare ai regolamenti e ai criteri che regolano l’erogazione dei contributi, poiché con una più attenta analisi e una eventuale sospensione preventiva si potrebbe rimediare, ancorché in maniera tardiva, alla grave dimenticanza commessa dal legislatore quando, nel varare la normativa sul Conto energia, non ha previsto un meccanismo simile a quello degli appalti pubblici in forza del quale il committente non viene pagato se non prova di aver onorato i debiti con i fornitori, e tanto in virtù del fatto che tali contratti potrebbero qualificarsi, seppur latamente, come 'pubblici' a cagione della concessione di ingenti incentivi statali”.
(gelormini@affaritaliani.it)