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Francia, rimpasto di governo. Tutti i nomi

E' un rimpasto di governo lungamente atteso quello che il presidente francese Francois Hollande ha annunciato ieri sera, giovedi' 11 febbraio: un rimpasto con cui ha messo fine a diverse settimane di suspence che hanno messo a dura prova i nervi di ministri e degli aspiranti ministri. Il presidente ha scelto una foma di "status quo", mantenendo al loro posto la maggior parte dei ministri e aggiungendo invece alcune personalita' che allargano un poco il perimetro politico dell'esecutivo, con un occhio alle elezioni presidenziali del 2017. Al ministero degli Esteri va Jean-Marc Ayrault: l'ex primo ministro dell'inizio del quinquennato di Hollande, cacciato in malo modo nell'aprile del 2014 dopo la sconfitta del Partito socialista (Ps) alle elezioni comunali, e' ritenuto vicino alla sinistra del partito. La leader della principale formazione ecologista Europa ecologia-I verdi (EeLv), Emmanuelle Cosse, diventa ministro dell'Edilizia e dell'Urbanizzazione sostenibile, nonostante la contrarieta' della maggioranza dei suoi stessi compagni di partito che alle elezioni regionali dello scorso mese di dicembre avevano rifiutato le alleanze con il Ps ed avevano invece scelto di apparentarsi ai partitini dell'estrema sinistra: in cambio del suo "si'" al governo, la Cosse ha ottenuto che la costruzione del nuovo e contestato aeroporto di Notre-Dame-des-Landes sia sottoposto a referendum. Del resto entrano nell'esecutivo anche i due maggiori esponenti che prima del voto regionale avevano lasciato EeLv proprio in polemica con l'orientamento anti-Ps della maggioranza del partito ecologista: Jean-Vincent Place' diventa sottosegretario alle Riforme ed alla Semplificazione e Barbara Pompili sottosegretaria alla Biodiversita'. L'unica vera sorpresa del rimpasto e' la sostituzione alla Cultura di Fleur Pellerin, rimpiazzata con la consigliera del presidente Audrey Azoulay.