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Roma
Elezioni Lazio, corsa a 3: tutte le mosse segrete di D'Amato, Rocca e Bianchi

Elezioni Lazio, partita in sordina la campagna elettorale, entra nel vivo dal primo gennaio. Si vota il 12 e 13 febbraio in una corsa a 3 con l'esito che appare scontato. Ma se è ancora valido l'adagio romano che “chi entra in conclave da Papa, esce cardinale”, è bene che Francesco Rocca non sottovaluti Alessio D'amato e Donatella Bianchi.

Dunque, sarà una corsa a 3, segnata da due elementi: l'impossibilità di comizi in piazza e degli incontri di massa e gli effetti della Manovra finanziaria sulle tasche dei cittadini.

Se Alessio D'Amato per il centrosinistra punta a dare continuità al doppio quinquennio di Nicola Zingaretti, Rocca sembra aver puntato tutto affilando il coltello nella Sanità dello stesso D'amato. Rocca sia nei sondaggi che nel sentiment appare lanciatissimo ma la crescita costante di Fratelli d'Italia sta cannibalizzando Lega e Forza Italia, con una piccola contrazione della somma di coalizione. In poche parole, Fdi deve puntare a strappare consensi agli avversari veri, invece di riempire il paniere con i soci di minoranza. Rocca ha gestito la Croce Rossa, ma c'è grande attesa per il programma delle cose serie che, oltre alla Sanità, si chiamano Urbanistica, Trasporti e Infrastrutture, queste ultime in mano saldamente a Matteo Salvini.

E poi c'è il Movimento 5 Stelle. A Roma la “cura Conte” sta restituendo tonicità e la svolta ambientalista in Linea Blu sarà una sorpresa, perché Ambiente ed Energia sono due temi caldissimi. Anche per Donatella Bianchi si attende il programma, quello vero: decentramento dei poteri, Trasporti e Urbanistica. Per non parlare della Sanità e della monnezza di Roma, leggi Termovalorizzatore.

Il profilo dei candidati

ALESSIO D'AMATO. Il primo a scendere in campo, grazie anche all’endorsement di Carlo Calenda e soprattutto allo strappo dei Cinquestelle che gli ha di fatto permesso di evitare le primarie. L'attuale assessore alla sanità della regione Lazio è sostenuto da Pd, Terzo Polo, +Europa, Demos, Psi, Europa Verde, Possibile, Radicali, Articolo 1, Sinistra Civica Ecologista, POP, Repubblicani, Socialdemocratici e Volt. Tredici gruppi che si riuniranno in otto liste, sei politiche e due civiche, e con le quali D’Amato spera nella rimonta, visti i sondaggi che danno il Pd al 16 per cento secondo l’Istituto Noto e sotto il 15 per cento per Swg. Secondo Scenari Politici, anche sommando al Pd il Terzo Polo, i consensi nel Lazio si fermerebbero ancora al 25 per cento. Nel programma elettorale di D’Amato, trasporto pubblico gratuito per gli under 25, reddito di formazione per i 'neet', l'apertura di 100 comunità energetiche in 100 comuni differenti, la creazione di un assessorato per i diritti civili e la cosiddetta cittadella della Salute, ossia il trasferimento del Bambino Gesù al Forlanini per creare un quadrilatero con Spallanzani e San Camillo. E, naturalmente, il termovalorizzatore. D’Amato si è già dichiarato favorevole alla costruzione dell’impianto di rifiuti pianificato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha spaccato l’alleanza con i grillini. Anche in questo caso, come per la caduta del governo Draghi, galeotto fu infatti il termovalorizzatore considerato dai Cinquestelle come “irricevibile”. Uno strappo che potenzialmente favorisce il centrodestra. Per D'amato c'è il “rischio” che la civica in mano si dice a Marta Bonafoni, possa addirittura superare quella del presidente.

FRANCESCO ROCCA. Presidente fino a poche settimane fa della Croce Rossa Italiana, carica che ha lasciato proprio per correre alla Pisana, Francesco Rocca ha vinto la sfida interna al centrodestra spuntandola su Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d'Italia, e soprattutto Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e 'peso massimo' della destra italiana.

Per la scelta del suo nome, avanzato da Fratelli d’Italia al quale spettava indicare il candidato del Lazio, è stata decisiva la volontà della premier Meloni che ha chiesto agli alleati di convergere, nonostante la loro preferenza per un nome più politico. Rocca si presenta comunque sostenuto da una coalizione che riunisce Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi moderati e Unione di centro, ai quali dovrebbe aggiungersi una lista civica. Almeno sei liste, quindi, per volare compatti verso la Pisana. I sondaggi lo vedono attualmente favorito, con un totale del 45 per cento secondo Scenari politici, dato dal 33,8 per cento di FdI nel Lazio e dai dati regionali di Forza Italia e Lega, rispettivamente al 6,5 e al 5,2 per cento. Tra le priorità del suo programma, rifiuti, trasporti e, naturalmente, salute. Proprio nel suo messaggio di dimissioni dalla Croce Rossa, Rocca aveva spiegato che “come esperto di sanità pubblica, penso di poter portare un valore aggiunto”.

DONATELLA BIANCHI. Punta invece alle origini ecologiste la candidatura di Donatella Bianchi, con la quale i Cinquestelle sperano di risvegliare il sentimento francescano degli albori. Giornalista Rai, volto storico di Linea Blu ed ex presidente del Wwf, la candidata pentastellata ha spiegato: “Transizione ecologica, salvaguardia ambientale e lotta alle disparità sociali hanno contraddistinto la mia vita professionale e la mia crescita come cittadina. Si tratta di valori non negoziabili che giorno dopo giorno ho ritrovato nell’azione politica del Movimento 5 stelle e che sono alla base della proposta programmatica per il Lazio che ho condiviso con il presidente Giuseppe Conte. Inizierò da subito a raccogliere le esigenze dei cittadini laziali nei territori, ascolterò le loro voci e farò in modo che questo dialogo non rimanga confinato nel classico programma della campagna elettorale”.

Sulla stessa linea la presentazione del leader Giuseppe Conte, secondo il quale Donatella Bianchi “incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale ed ambientale ed è condiviso con le altre forze politiche e sociali con cui stiamo condividendo il percorso”. La giornalista, infatti, sarà sostenuta da tre liste. Al Movimento 5 stelle si uniranno Coordinamento 2050, con Stefano Fassina, Loredana De Petris di Leu e una parte di Sinistra italiana del Lazio, e una lista civica. Anche i Cinquestelle hanno dalla loro parte i sondaggi, che li danno al 18,5 per cento su base nazionale, secondi dopo FdI secondo Noto.

Quando si vota

Urne aperte domenica 12 febbraio, dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 13 febbraio 2023, dalle ore 7 alle ore 15. Oltre quattro milioni gli elettori chiamati a votare col turno unico.

La distribuzione dei seggi per circoscrizione provinciale

In totale sono 40 i seggi più il Presidente (è stato abolito il listino del Presidente) ed è permesso il voto con il sistema delle preferenza di genere che permette il voto di preferenza sia per un uomo che per una donna. In base all'ultimo censimento 29 andranno a Roma, 4 a Frosinone e Latina, 2 a Viterbo e 1 a Rieti.

Regionali Lazio: Giuseppe Conte lancia per l'M5S Donatella Bianchi di Rai 1

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