Fisco e Dintorni
Le associazioni balneari inizino a dialogare, o sarà la fine del settore

“Le associazioni balneari inizino a dialogare, o sarà la fine del settore”
L’appello di Confimprese Demaniali e Confartigianato Imprese Demaniali.
”Gli atteggiamenti divisivi ed i ruoli di onniscienza non hanno mai portato a nulla di buono”
«Migliaia di famiglie d’ imprese balneari italiane stanno rischiando seriamente di finire al macero.
Le associazioni di categoria non perdano tempo in litigi alla disperata ricerca di medaglie per meriti
sul campo, lavorino in maniera unitaria per definire insieme al governo i criteri con cui completare
la riforma delle concessioni avviata dalla legge sulla concorrenza». È l’appello di Confimprese
Demaniali e Confartigianato Imprese Demaniali, lanciato alle altre otto associazioni che
rappresentano gli imprenditori balneari italiani. «Non c’è più tempo da perdere: i nostri titoli sono
in scadenza al più tardi il 31 dicembre 2024, perciò occorre mettersi subito al lavoro e sollecitare il
Governo per dare mandato a redigere un decreto attuativo che restituisca ai balneari certezze sul
proprio futuro e riconosca gli investimenti fatti finora. Ma per farlo, occorre mettere da parte le
divisioni ed individualismi che finora hanno solo portato danni, sotto agli occhi di tutti.”
Sottolineano i Rappresentanti «Purtroppo anche nei giorni scorsi abbiamo avuto l’ennesima
dimostrazione che le associazioni di categoria pensano più ai loro interessi di bottega che a fare il
bene dell’intero settore. Infatti, davanti alla nostra semplice proposta di mobilitare gli Associati
annunciando una manifestazione in piazza, inviare una lettera unitaria al governo affinché ci
ricevesse con urgenza, abbiamo incontrato un muro di gomma, che ha portato al fallimento di
questo tentativo. Eppure si trattava di una semplice annuncio a mobilitarci tutto insieme ed una
richiesta di appuntamento, che intendevamo inviare su sollecito di alcuni esponenti politici di
primaria importanza».
Aggiungono infine: «Il governo, ora agisca subito. Ma finché le altre associazioni manterranno
questo atteggiamento divisivo, da irresponsabili, non si potrà ottenere niente di buono. Nel
frattempo migliaia di piccole imprese familiari sono disperate e rischiano la loro fine. Con questo
appello, facciamo un ultimo tentativo: le associazioni di categoria si uniscano intorno a un tavolo,
mettano da parte le differenze e lavorino a una proposta unitaria. Se lo scopo di tutti è quello di
salvare le imprese, non si capisce perché non si voglia inviare al governo una semplice richiesta di
convocazione su una questione più che mai urgente».
Comunicato Stampa congiunto
Mauro Vanni Mauro Della Valle
Pres.Confartigianato Imprese Demaniali Pres.Confimprese Demaniali