Pillole d'Europa
Azioni urbane, codici etici, aiuti all'economia blu, ricerca

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: sa se ci sono studi europei che migliorino la diagnosi della demenza con corpi di Lewy ? Cristina Molteni
Risposta: un importante documento di consenso che propone criteri di ricerca per l’individuazione precoce della demenza con corpi di Lewy (DBL), seconda per prevalenza solo alla malattia di Alzheimer, è stato pubblicato su Neurology. Il dott. Pietro Tiraboschi ha evidenziato che manifestazioni tipiche della DLB, oltre al decadimento cognitivo, sono fluttuazioni dell’attenzione e della vigilanza, allucinazioni visive, parkinsonismo e un particolare disturbo del comportamento in sonno Rem. Quest’ultimo è il più frequente nella fase prodromica o pre-demenziale della malattia, indipendentemente dalla presenza o meno di deficit cognitivo. Lo studio è il risultato di uno sforzo congiunto finalizzato ad una diagnosi precoce e rappresenta un rilevante avanzamento per l’implementazione di servizi ad hoc ed, auspicabilmente, di cure tempestive.
Domanda: ci sono progetti europei per migliorare le nostre città? Oreste Gureci
Risposta: sì. Ci sono ad esempio i finanziamenti europei UIA-Azioni Urbane Innovative di cui hanno beneficiato già alcune città italiane come per il progetto AIR-HERITAGE, iniziativa che intende migliorare la qualità dell’aria della città di Portici attraverso un nuovo sistema per il monitoraggio delle emissioni inquinanti. Il progetto ha ottenuto un contributo FESR di oltre 3,2 milioni di euro, e ha coinvolto il Comune di Portici, Legambiente Campania Onlus, la regione Campania, Terraria Srl, ENEA e l’Università di Napoli Federico II. E il bando UIA ha prossima scadenza a fine maggio. Le segnalo anche la ‘rete italiana città sane’ riconosciuta dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, la Healthy Urban Planning Checklist che individua i parametri per una urbanizzazione ecosostenibile e sana come qualità di vita per i cittadini.
Domanda: ci sono dei fondi europei per la ricerca sul vaccino per la patologia covid 19? Nerina Montanari
Risposta: sì. La Commissione europea ha stanziato un miliardo di euro per la ricerca per il vaccino e ha lanciato una raccolta fondi a cui l’Italia ha scelto di contribuire. Si chiama ‘Coronavirus Global Response’ , l’Italia ha contribuito con 140 milioni di euro. Dei 140 milioni di euro stanziati dall’Italia: 10 andranno a Cepi (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations) la ricerca sul vaccino; 10 saranno destinati all’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per aiutare i paesi più vulnerabili; mezzo milione al meccanismo del Fondo mondiale e il resto nei prossimi 5 anni all’alleanza per il vaccino (Gavi Alliance), la Spagna contribuirà agli sforzi con 125 mln di euro, l Regno Unito, che non fa più parte dell’Unione europea, contribuirà nella misura di 744 mln di sterline all'iniziativa lanciata dalla Commissione europea. La raccolta on line prosegue sino a giugno e hanno aderito sinora oltre quaranta Stati anche extraeuropei.
Domanda: mi occupo di biotecnologie nel settore marino ci sono dei progetti europei in questo ambito? Giampiero Rota
Risposta: Sì. All’interno del programma europeo Interreg Med vengono cofinanziati progetti proprio sui temi dell'innovazione nell'economia blu. La bioeconomia blu ha un elevato tasso di crescita relativamente a nuovi posti di lavoro e sviluppo di prodotti e servizi specializzati, ci sono anche fondi per progetti di ricerca Horizon 2020 in questo settore.
Domanda: si parla tanto di economia sostenibile, ma ci sono dei codici etici per le aziende condivisi a livello europeo? Norma Usatti
Risposta: sì. Ci sono aziende multinazionali come la Lavazza che tra l’altro ha realizzato uno spot molto etico con una frase di Chaplin di recente durante l’emergenza covid 19, che ha un codice etico e che è esemplare come impresa familiare, partita dal nulla grazie ad un prestito di 50 lire, orgogliosamente cresciuta con le sue sole forze, ora gruppo industriale con alle spalle una storia che abbraccia un lungo arco temporale passando attraverso due guerre mondiali, oltre cento anni di storia italiana e quattro generazioni di imprenditori. Il cui codice etico parte da una riflessione su leggi e regolamenti della Comunità Internazionale e dei diversi Stati in cui lavora ed è parte integrante del modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ed è posto a completamento del Sistema di Controllo Interno. A livello europeo il personale della Commissione europea e i commissari sono tenuti per legge ad agire con obiettività e imparzialità, nell'interesse dell'Unione europea e per il bene comune. Sia gli uni che gli altri operano basandosi su un quadro di principi e di norme che ne disciplinano il comportamento per quanto riguarda l'etica e l'integrità con un codice di condotta condiviso. Da diversi anni ci sono modelli europei di codici etici per le aziende e di recente la Commissione Europea ha pubblicato anche un codice etico sull'intelligenza artificiale e le sue applicazioni in vari settori aziendali.