Pillole d'Europa
Donne e sostenibilità, EU ed omosessualità, aiuti per architetti,ong,trasporti
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: vorrei sapere se c’è un dibattito a livello europeo e internazionale per una maggiore accoglienza degli omosessuali nella morale cristiana, grazie Luigi Biscalo
Risposta: Sì. In Italia ci sono associazioni molto attive come la Tenda di Gionata (https://www.gionata.org/tendadigionata/) che è stata fondata da alcuni volontari del Progetto Progetto Gionata su sollecitazione di don David Esposito, un sacerdote della diocesi di Fermo prematuramente scomparso, che ha voluto far nascere una realtà di servizio che favorisse l’accoglienza, la formazione e l’informazione dei cristiani LGBT, dei loro familiari e degli operatori pastorali, nonché il dialogo su questi temi con le diverse realtà cristiane. Come associazione di volontariato cristiana si impegnano nel realizzare iniziative che sappiano “essere un ponte a due vie“, capaci di favorire il dialogo dei cristiani LGBT e dei loro familiari con gli operatori pastorali e viceversa. Offre anche un servizio di ascolto “Mi fido di Te”, curato dai volontari del Progetto Giovani Cristiani LGBT e dell’associazione La Tenda di Gionata con un prete, un religioso o una religiosa, un genitore cattolico con figlio LGBT, una coppia LGBT o degli animatori che possono ascoltarti e accompagnarti nei modi che credi. L’associazione presenta ed edita anche dei libri tra cui di recente ha presentato il libro “L’ospite inatteso – L’omosessualità in famiglia” di Alessandra Bialetti sui cui temi ha fatto confrontare i propri associati perché punta molto al dialogo culturale oltre che sociale, come è importante che sia a livello italiano ed europeo. Ci sono diverse iniziative in realtà italiane ed estere per una accettazione. Per combattere l’omofobia la più attiva è la chiesa valdese, che in Italia si distingue da tempo per la sua apertura nella riflessione sui temi etici e per i progetti sociali, non solo per i migranti, ma anche contro l’omofobia e la discriminazione dei rom e consente la benedizione delle coppie omosessuali. In Europa ogni anno nei giorni precedenti e successivi al 17 maggio, giornata internazionale contro l'omotransfobia, hanno luogo diverse veglie e preghiere nelle chiese evangeliche e in alcune parrocchie, in alcuni casi guidate anche dai vescovi. Inoltre si ricorda che ad esempio la diocesi di Torino già da diversi anni ha una pastorale con le persone omosessuali e i loro genitori, come la diocesi di Bologna, Palermo e Civitavecchia. In Germania già nel 2014 un sondaggio voluto dal Vaticano sulla dottrina della Chiesa in materia di famiglia, matrimonio e morale sessuale aveva mostrato un popolo cattolico che rifiuta la “morale del divieto” e chiede apertura alle unioni omosessuali e non discriminazione. A livello di Unione europea, l'articolo 13 del trattato CE vieta qualsiasi discriminazione basata sull'orientamento sessuale e la Carta dei diritti fondamentali dell'UE rappresenta la prima carta internazionale in materia di diritti dell'uomo in cui figura esplicitamente il termine "orientamento sessuale". In Svezia, il ministro per gli Affari comunitari aveva aperto l'EuroPride 2008 di Stoccolma, evento che ha attratto più di 80mila partecipanti, ivi compresa la Chiesa luterana. Il dibattito quindi è aperto non solo per la morale cristiana ma anche per altre religioni. Alcuni settori della Chiesa protestante come la chiesa episcopale, il ramo americano della Chiesa d’Inghilterra sono molto aperti e consentono a persone lesbiche e gay di diventare preti e di consacrare le unioni omosessuali. Nell’Ebraismo, come nelle religioni cristiane, vi è una profonda spaccatura tra i movimenti liberali e quelli ortodossi in tema di omosessualità. Le sinagoghe riformate sono generalmente più aperte rispetto all’omosessualità e alcuni rabbini europei consacrano le unioni lesbiche e gay ; alcuni di essi dichiarano, persino, di essere omosessuali. L’islamismo condanna l’omosessualità, eppure nella letteratura islamica vi sono molte allusioni all’omoerotismo maschile. Insomma è una evoluzione culturale oltre che religiosa in continuo divenire. E’ necessario un dialogo costante ed una educazione e rispetto comune non solo a livello europeo, ma anche internazionale.
Domanda: sto facendo una ricerca sul tema donne e sostenibilità, ci sono donne europee che si sono distinte in tale ambito? Luana Guffreno
Risposta: sì, ci sono sia del passato che del presente. Le consiglio un libro uscito da poco in occasione del centenario della nascita di Laura Conti, è una biografia scritta dalla giornalista Valeria Fieramonte, -socia della Associazione UGIS, Unione Giornalisti Scientifici che fa parte di EUSJA, associazione europea-, che ripercorre la storia di quella che è considerata la madre dell’ecologismo italiano. La vita di Laura Conti, all’insegna dell’impegno politico e della sua passione verso la scienza, la medicina, la biologia e l’ecologia, si è scontrata e intrecciata con gli eventi della storia: giovane partigiana durante la Resistenza, prigioniera nel campo di concentramento di Bolzano e attiva nelle battaglie per i diritti umani. Era una donna che ha saputo guardare al futuro individuando alcuni temi che sarebbero diventati di grande importanza molti anni dopo, e che sono centrali nel dibattito odierno, come il grande tema dell’ambiente (celebri i suoi reportage e le sue battaglie a seguito del disastro ambientale di Seveso del 1976, quattro leggi della Comunità Europea in questo ambito sono ispirate da lei), della responsabilità del genere umano nei confronti del pianeta Terra, dello sviluppo sostenibile, ma anche il tema dell’educazione delle giovani generazioni, della necessità della formazione di un’umanità più consapevole e libera. la sostenibilità è femminile, non solo dal punto di vista del genere grammaticale, ma perché la donna ne costituisce il fulcro senza cui non si può neppure iniziare a definirla. E’ stata propria una donna, infatti, a coniare questo termine: Gro Harlem Brundtland, nel 1987, quando era presidente della Commissione mondiale Ambiente e Sviluppo dell’Onu, pubblicò il rapporto “Our Common Future”. Questo documento, che prende il nome di Rapporto Brundtland, rappresenta uno dei capisaldi dello sviluppo sostenibile.
Domanda: sono un architetto, non ci sono opportunità europee per noi? Marco Fioravanti
Risposta: ci sono fondi europei che agevolano l’edilizia e quindi anche il vostro lavoro, inoltre Le segnalo che è aperto un bando del programma europeo denominato i-Portunus che cofinanzia progetti di mobilità transnazionale per architetti. Possono beneficiare dei contributi architetti e professionisti attivi nel settore, di età superiore a diciotto anni, aventi qualsiasi tipo di titolo di studio e livello di esperienza e residenti in uno degli Stati ammissibili al programma europeo Europa Creativa in cu rientra questo programma. Si possono inoltrare candidature individuali o di di gruppo sino a cinque persone. Possono essere sostenuti progetti di mobilità continua o di mobilità segmentata ovvero per più periodi di almeno cinque giorni. Ogni progetto deve avere un obiettivo specifico e ben definito, ad esempio deve essere motivato dal voler favorire collaborazioni internazionali, oppure residenze orientate alla produzione, oppure attuato per sviluppare nuove competenze professionali. La mobilità deve avere una durata complessiva tra i sette e i sessanta giorni nel periodo tra il 16 giugno e il 30 novembre 2021. Ogni aderente può ottenere massimo sino a tremila euro come copertura di spese di trasporto, alloggio. Il link è www.i-portunus.eu/wp-fuut
Domanda: non sento più parlare delle grandi opere di trasporti europee, ma si sta investendo in questo ambito oppure no? Mario Beretta
Risposta: sì. È anche aperto un bando del cosiddetto “Meccanismo per collegare l'Europa – Trasporti”. E’ gestito dalla Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti INEA. Il bando CEF Transport MAP punta a eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti nelle tratte transfrontaliere. Possono essere cofinanziati progetti quali interventi nella rete centrale (ferrovie, vie navigabili interne, strade, porti marittimi e interni) con l’obiettivo ultimo di preparare l'attuazione della rete centrale europea TEN-T; possono essere coperti i costi per studi che affrontino le necessarie fasi preparatorie per i lavori successivi e ad esempio i costi di progettazione tecnica, i costi per le procedure di autorizzazione e la preparazione di procedure di gara. Possono essere coperti i costi per progetti infrastrutturali per ferrovie, vie navigabili interne, porti marittimi e interni; progetti di infrastruttura per le reti stradali nel caso di Stati membri che non dispongono di una rete ferroviaria stabilita nel loro territorio o nel caso di uno Stato membro, o parte di esso, con una rete isolata senza trasporto merci per ferrovia a lunga distanza. Viene data priorità agli studi che porteranno ad un avvio dei lavori tra il 2021 e il 2024, come studi relativi alla valutazione di impatto ambientale o ad altre autorizzazioni ambientali, progettazione avanzata, autorizzazioni edilizie, indagini geologiche o appalti pubblici. Si vuole accelerare la diffusione di tecnologie sviluppate, testate e convalidate da progetti finanziati nell'ambito dei programmi di ricerca europei. Possono beneficiare dei fondi organizzazioni internazionali, imprese comuni, consorzi di pmi, enti pubblici o privati con sede legale in uno Stato membro dell'Unione Europea. Link ec.europa.eu/inea
Domanda: lavoro in una ong che si occupa di ambiente, non ci sono dei bandi per noi? Barbara Decorsi
Risposta: sì. E’ ad esempio aperto un bando del programma comunitario Life gestito dalla EASME, l’Agenzia Europea per le pmi, incaricata della gestione del programma Life. Il bando intende sostenere le ong che agiscono a livello degli Stati membri dell’Unione europea per rafforzare la partecipazione della società civile all'attuazione del Green Deal europeo. Sono previsti contributi per progetti di empowerment della società civile più aree tematiche tra cui energia pulita, economica e sicura; industria per un'economia pulita e circolare; edifici efficienti dal punto di vista energetico e delle risorse; mobilità sostenibile e intelligente; dai campi alla tavola; biodiversità ed ecosistemi; ambienti privi di inquinamento e sostanza tossiche; finanza sostenibile. Possono presentare domanda ong con sede legale in uno Stato dell’Unione europea, sia operative che legate all'advocacy e possono essere cofinanziate attività quali campagne di informazione, partecipazione a consultazioni pubbliche, cooperazione e costruzione di coalizioni con altre organizzazioni, elaborazione di position paper, conferenze, seminari, attività di formazione, azioni di sensibilizzazione e divulgazione, azioni volte alla creazione e al miglioramento di reti, scambi di buone pratiche, studi, analisi, attività di mappatura, azioni concrete di implementazione, mobilitazione e supporto di volontari. I progetti devono riguardare tematiche dell’ambiente, del clima, dello sviluppo sostenibile e della attuazione e applicazione della politica e della legislazione ambientale/climatica. Ogni progetto deve durare ventiquattro mesi e può ottenere un cofinanziamento massimo del sessanta per cento dei costi ammissibili; deve coinvolgere cittadini, realtà territoriali. Il bando ha un budget di dodici milioni di euro. Link ec.europa.eu/easme