Premi alle isole, tessuti e.... l'Europa c'é
Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero
PREMI EUROPEI ALLE ISOLE, PROGETTI SUI TESSUTI, RICERCHE SULLE MALATTIE RARE
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: ci sono dei progetti europei legati al settore dei tessuti in cui lavoro? Mario Burevi
Risposta: ci sono progetti innovativi di ricerca cofinanziati da Horizon 2020 e altri cofinanziati da altri programmi comunitari. Le faccio solo qualche esempio c’è il progetto MIDWOR-LIFE è un progetto patrocinato dal programma europeo LIFE Plus che mira a ridurre l'impatto sull'ambiente, la salute umana e la sicurezza dei lavoratori, causato dai prodotti idro-oleo-repellenti (DWOR) e dai prodotti alternativi utilizzati nell'industria tessile, analizzando il loro impatto ambientale e la loro funzionalità tecnica. Midwor-Life è un esempio di progetto collaborativo tra i cluster, con l'obiettivo di migliorare la competitività dei loro membri, piccole e medie imprese nel settore tessile tecnico (www.midwor-life.eu). Le segnalo anche ad esempio Wear sustain, iniziativa che ha beneficiato dei fondi del progetto UE Horizon 2020 e che mira a favorire la ricerca e lo sviluppo di una moda più etica e sostenibile attraverso tessuti innovativi. Di recente ha ricevuto il Premio Unnia- talento e Impresa il progetto TheBreath innovativo tessuto antismog realizzato dalla azienda italiana Anemotech (www.thebreath.it).
Domanda: non ci sono dei fondi per le isole? Ludovico Vucceddu
Risposta: è aperta la prima edizione del RESPonsible Island Prize, un concorso finanziato dal programma Horizon 2020 dedicato alle isole con una produzione di energia rinnovabile locale innovativa e sostenibile da utilizzare per l’elettricità, il riscaldamento, il raffreddamento e il trasporto. Il titolo dell’iniziativa è frutto della combinazione delle parole “RES”, abbreviazione di Rinnovabili, e "Responsible" che mette in rilievo il coinvolgimento delle comunità locali. C’è anche l’ Iniziativa europea Smart Islands (smartislandsinitiative.eu). Sono previsti tre premi uno da 500mila euro, uno da 250mila euro e un premio da 100mila euro. La scadenza per partecipare al contest è il 26 settembre 2019. In particolare, credo che Lei sia sardo, la Sardegna beneficia di diversi fondi europei. C’è ad esempio aperto un bando a favore delle imprese vitivinicole del Programma di sostegno del settore vitivinicolo 2019-2023 della Misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi"- Disposizioni per la presentazione delle domande di aiuto per i progetti regionali- Annualità 2019-2020. Segnalo anche un bando aperto a favore di progetti strategici nell’ambito del Programma Operativo ENI CBC Bacino del Mediterraneo 2014 – 2020 di cui beneficia anche la Sardegna.
Domanda: per le malattie rare cosa fa l’Unione europea? Ad un mio parente è stata diagnosticata una malattia rara neurodegenerativa da accumulo di ferro ci sono dei referenti in Italia? Paola Nuvesci
Risposta: ci sono le reti di riferimento europee (ERN) che coinvolgono prestatori di assistenza sanitaria in tutta Europa. Il loro compito è favorire la discussione sulle condizioni e malattie rare o complesse che richiedono cure altamente specializzate e conoscenze e risorse concentrate. Per riesaminare la diagnosi e le cure di un paziente, i coordinatori delle reti di riferimento europee (ERN) convocano dei gruppi consultivi virtuali di medici specialisti in diverse discipline, utilizzando un’apposita piattaforma informatica e strumenti di telemedicina. C’è poi il sito di Orphanet (www.orphanet.org) che è una vera e propria banca dati in continuo aggiornamento che contiene informazioni su circa 3.000 malattie rare. Per ciascuna patologia è disponibile un breve testo redatto da esperti europei e un elenco di specifici centri di consulenza, di laboratori diagnostici, di progetti di ricerca, di associazione di pazienti, registri di mutazioni e registri di pazienti, di farmaci orfani utili alla cura e sperimentazioni cliniche. L'obiettivo di Orphanet è fornire informazioni sulle malattie rare ai professionisti della salute, ai pazienti e ai loro familiari, per contribuire a migliorare la diagnosi, la cura e il trattamento di queste malattie. La Fondazione IRCCS Istituto Besta fa parte degli ERN e di recente il ricercatore dott. Di Meo si è classificato al primo posto a livello nazionale nella categoria “Theory-enhancing” con un progetto di studio che riguarda un sottogruppo di malattie neurodegenerative rare, caratterizzate da accumulo di ferro a livello encefalico (definite sindromi NBIA), in cui vi è una alterata sintesi del Coenzima A, un fattore essenziale per molti processi metabolici cellulari. Per questo gruppo di malattie non vi è al momento una cura e il progetto, che è il risultato di anni di studi condotti dal gruppo di ricerca coordinato dalla Dott.ssa Valeria Tiranti, propone l’utilizzo del coenzima A come molecola in grado di revertire fenotipi patologici in vitro e in vivo. Lo studio vede anche la partecipazione di giovani medici e ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma e del CNR di Milano. “Mi congratulo con il dott. Ivano Di Meo,” dice Andrea Gambini, Presidente Fondazione IRCCS Ist. Neurologico C.Besta,”come IRCCS puntiamo molto sui giovani e siamo davvero lieti di questo riconoscimento e dei risultati che i ricercatori che lavorano presso la nostra struttura ogni giorno proseguono ad ottenere con il loro impegno costante”
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