Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
PROGETTI PER TUTELA MARE, CELLULARI ECOCOMPATIBILI, CONTRO FAKE NEWS
Volontari della Associazione MareVivo

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: ci sono delle associazioni che collaborano tra loro per tutelare il mare con progetti europei? Vincenzo Crispo

Risposta: sì. Ci sono diversi progetti quali il progetto europeo EuroSea,  per migliorare e integrare i sistemi europei di osservazione e previsione per un uso sostenibile di mari e oceani; il progetto europeo Bargain ( BAnquette di Posidonia: integRare le conoscenze e promuovere un modello di spiaGgiA ecologIca a gestioNe responsabile)  che ha l’obiettivo di identificare e promuovere strategie di gestione eco-sostenibili ed innovative degli accumuli di Posidonia sugli arenili; il progetto Cadeau di assimilazione dei dati nazionali sulla qualità delle acque marino costiere europee per un nuovo servizio Copernicus a supporto della applicazione di direttive europee al fine di preservare la qualità dell’ambiente marino, tra queste la Direttiva Quadro sulle Acque, la Direttiva sulle acque Reflue Urbane, la Direttiva Balneazione e la Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino. Tali Direttive richiedono dei valori soglia da raggiungere, o prescrivono procedure e azioni di valutazione ambientale per raggiungere obiettivi specifici di qualità. Ad esempio l’associazione Marevivo è partner globale dell’International Coastal Cleanup che è un progetto dell’associazione Ocean Conservancy (https://marevivo.it/attivita/impegno-internazionale/) che coinvolge più di 15 milioni di persone in tutto il mondo con lo scopo di impedire ai rifiuti di entrare nei nostri oceani. Attraverso le azioni di pulizia di spiagge e coste raccolgono dati sui rifiuti trovati più di frequente e li inseriscono in un database globale che contribuisce alla creazione di politiche locali, nazionali e internazionali finalizzate ad una migliore gestione dei rifiuti ed alla riduzione o eliminazione di quelli più comuni e pericolosi, come ad esempio le plastiche monouso. L’associazione MareVivo dal 1985 lavora per la tutela del mare e dell’ambiente, contro l’inquinamento e le pesca illegale, per lo studio della biodiversità, la promozione e valorizzazione delle aree marine protette, l’educazione nelle scuole e nelle università per lo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione su tutti i temi legati al Mare. ”Il mare rappresenta il 70% della superficie del Pianeta, produce oltre il 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo dell’anidride carbonica gas responsabile dei cambiamenti climatici e rappresenta il 98% del territorio abitato dalla vita. Può continuare a svolgere le sue funzioni vitali sono se è in buona salute e in equilibri con tutti gli esseri viventi, animali e vegetali, che lo abitano. Per questo abbiamo scelto di proteggerlo”, dicono la Presidente nazionale Rosalba Giugni e il referente della delegazione Lombardia Lodovico Taddia. L’associazione ha delegazioni in tutte le regioni italiane e delle Divisioni tematiche: Spiagge e coste, Subacquea, Vela e Canoa e Kayak con le quli realizza  varie iniziative dalla pulizia dei fiumi, dei torrenti,  dei laghi, a iniziative di sensibilizzazione, attività di coordinamento e sensibilizzazione ambientale con Pubblica Amministrazione, società private, associazioni locali e scuole. Molte le attività territoriali quali ad esempio attività di pulizia della pista ciclopedonale del Lago di Varese, iniziative plastic free, adozioni di spiagge e di animali per proteggerli. Marevivo ad esempio per proteggere il mare dall’abbandono dei mozziconi ha da diversi anni distribuito oltre 650 “Cenerino” in 350 stabilimenti e centri visite delle Aree Marine Protette, contemporaneamente centinaia di volontari sono periodicamente impegnati nella pulizia di circa 50 spiagge libere del litorale italiano.

 

Domanda: è vero che stiamo inquinando molto anche con i cellulari? Si sta facendo qualcosa a livello europeo? Sabrina Dambrosio

Risposta: Sì. La Commissione europea si adopra per valorizzare ed incentivare una produzione ecocompatibile e ha anche avviato di recente una  consultazione pubblica su possibili nuove misure per la progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica di telefoni cellulari e tablet. Scopo della consultazione è raccogliere le opinioni di tutte le parti interessate su eventuali nuove misure, nonché informazioni sulle abitudini, le preferenze e le scelte degli utenti per quanto riguarda l’acquisto, l’uso, la riparazione e il riciclaggio di telefoni cellulari e tablet. I risultati della consultazione aiuteranno la Commissione europea a valutare la pertinenza di nuove misure per garantire che tali prodotti diventino più efficienti sotto il profilo energetico e più sostenibili e facili da riparare, migliorare, riutilizzare e riciclare. Nuove iniziative riguardanti il ciclo di vita dei prodotti e volte garantire che le risorse utilizzate siano mantenute il più a lungo possibile nell'economia dell'UE, comprese eventuali misure su telefoni cellulari e tablet, sono state annunciate nel nuovo piano d'azione per l'economia circolare adottato dalla Commissione  europea. E’ stato pubblicato dalla Commissione europea anche  uno studio preparatorio sulla progettazione ecocompatibile di telefoni cellulari, smartphone e tablet, che valuta in particolare la possibilità di proporre specifiche per la progettazione ecocompatibile e l'etichettatura energetica di questi gruppi di prodotti. La consultazione pubblica resterà aperta fino al 23 agosto 2021.

 

 

Domanda: i social hanno fatto tanti danni mi pare e soprattutto si prestano alla disinformazione non ci sono progetti europei? Andrea Capone

Risposta: sì ci sono diversi progetti europei per contrastare le fake news e migliorare anche con progetti di alfabetizzazione digitale europei l’utilizzo dei social. Ci sono già dei tools e delle app e software gratuiti e  utili per noi cittadini da utilizzare per capire quando dei video o delle foto ad esempio siano state falsate on line. Ci sono anche diversi bandi e fondi in merito inoltre   c’è anche un bando aperto  della Commissione europea, Direzione Generale  Reti di comunicazione, contenuti e tecnologie (CNECT), nel quadro della Strategia digitale europea. Ha il tema Integrity of social media, con l’obiettivo di elaborare un Codice di integrità professionale per le organizzazioni europee indipendenti di controllo dei fatti, guidarne l'attuazione e supportare le organizzazioni di controllo dei fatti (fact-checking) e di indagine open source nell'adesione ad esso. Il progetto riunirà insieme organismi europei di controllo dei fatti, consolidati o emergenti, compresi gli organismi di indagine open source ed enti esperti nell’organizzare azioni di sostenibilità e di sostegno a organizzazioni di piccole dimensioni, che collaboreranno strettamente con EDMO, l’Osservatorio europeo dei media digitali e discuteranno i loro risultati con lo European Science and Media Hub del Parlamento europeo. Il bando è rivolto a organizzazioni no-profit (private o pubbliche), enti a scopo di lucro, università, istituzioni educative e centri di ricerca, riuniti in partenariato (https://digital-strategy.ec.europa.eu)

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