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Pillole d'Europa
Solidarietà, famiglia e medicina... l'Europa c'é
prof. Giuseppe Lauria Pinter, Editor-in-Chief della rivista europea ed internazionale Journal of the Peripheral Nervous System

Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero

CORPO EUROPEO DI SOLIDARIETA’, DISPARITA’ CONGEDI PARENTALI IN EU , PROGETTI DI RICERCA SUL DOLORE NEUROPATICO, NOVITA’ SULLA RETINA

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: vorrei approfondire le ricerche a livello europeo sul dolore neuropatico e la medicina di genere può darmi dei riferimenti o indicarmi a chi potrei rivolgermi per favore ? Ludovico Acerbi

Risposta: di recente al Convegno sulla Medicina di Genere 2019 organizzato dal CUG della Fondazione IRCCS Istituto Besta si è approfondito il tema del dolore nella medicina di genere.“Negli ultimi anni la medicina di genere è entrata fra gli obiettivi sanitari di molte regioni tra cui Regione Lombardia come modello di appropriatezza di cura,” spiega la dott.ssa Barbara Garavaglia, Presidente del CUG della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta. Tra i temi si è trattato anche il dolore neuropatico e gli atti li può richiedere al Cug. In particolare sul  dolore neuropatico il prof. Giuseppe Lauria ha evidenziato cos'è e come si cura mostrando delle interessanti immagini di risonanze magnetiche dell’Università di Milano che evidenziano come il dolore “accenda” il cervello e si possa vedere alle radiografie e su come il dolore neuropatico sia influenzato da molte variabili e su come si modifica la percezione del dolore. Il 5% della popolazione generale e il 40% dei pazienti con malattie neurologiche soffrono di dolore neuropatico. Le segnalo anche PAIN-Net che è una rete di formazione innovativa finanziata dalla Commissione Europea, nell'ambito del programma Marie Skłodowska-Curie actions di Horizon 2020, il cui obiettivo è formare una nuova generazione di ricercatori in grado di affrontare le sfide attuali e future nell'area del dolore neuropatico e di trasformare le conoscenze in benefici per i pazienti e per i servizi sanitari comunitari. Il progetto europeo PAIN-Net, iniziato nel febbraio 2017 e con durata di quattro anni è coordinato dal prof. Giuseppe Lauria, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche e della UOC Neuroalgologia della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico "Carlo Besta" che è stato di recente nominato Editor-in-Chief del Journal of the Peripheral Nervous System dal Board of Directors della società scientifica dopo valutazione competitiva tra vari candidati internazionali. Il Journal of the Peripheral Nervous System è la rivista ufficiale della società scientifica internazionale Peripheral Nerve Society che conta oltre 1200 iscritti ed è il riferimento internazionale in questo settore delle neuroscienze. La nomina è stata fatta durante il recente congresso internazionale annuale della Peripheral Nerve Society che ha avuto un grande successo internazionale, al quale hanno contribuito molti ricercatori dell'Associazione Italiana per lo Studio del Sistema Nervoso Periferico (https://www.asnp.net/) della Società Italiana di Neurologia. Può avere dati contattandoli.

Domanda: sono un dipendente pubblico e vorrei sapere se è vero che il congedo parentale nel settore pubblico è più penalizzato che in quello privato in Italia rispetto ad altri Stati europei? Nuccio Vuleso

Risposta: in effetti in Italia per la tutela della genitorialità e congedo obbligatorio del padre c’è una disparità di trattamento tra settore pubblico e privato che non esiste in altri Stati europei. Di recente il Parlamento europeo ha approvato una Direttiva (proposta Commissaria agli Affari Sociali Marianne Thyssen) che, per realizzare una maggior parità di genere e una migliore divisione delle responsabilità porterebbe a 10 giorni il congedo del neo padre, poi cogente per tutti gli Stati membri dell’Unione europea a partire dal 2022. In Italia il prof. Marco Perelli Ercolini, presidente di Unpit e VicePresidente Vicario di Federspev,ci spiega:” Con la legge di Bilancio 2017 (legge 232/2016 articolo 1 comma 354) sono state prorogate e introdotte alcune misure per la condivisione della genitorialità ai padri. Con la Finanziaria 2019 (legge n.145/2018) al comma 278 è previsto un ulteriore giorno portando da 4 a 5 giorni il congedo obbligatorio del padre, oltre alla possibilità di godere di un ulteriore giorno previo accordo con la madre in sua sostituzione al periodo di astensione obbligatoria a lei spettante. Mentre per il settore della dipendenza privata tali previsioni sono operanti, per il pubblico dipendente secondo il parere formulato dal Dipartimento della Funzione pubblica con nota 20.02.2013 n.8629 tali previsioni non sarebbero direttamente operanti in base ai commi 7 e 8 dell’articolo 1 della legge 62/2012, essendo subordinate all’approvazione di una apposita normativa su iniziativa del Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione. Come Unpit abbiamo quindi scritto di recente al Ministro competente per un Suo autorevole intervento in modo che tali previsioni a tutela della genitorialità siano usufruibili anche dal padre pubblico dipendente, ovviando una disparità di trattamento tra settore pubblico e privato attualmente in essere”.

Domanda: sono molto interessata al volontariato, e sono presidente di una associazione, c’è per caso qualche bando aperto in questo ambito? Laura Berceto

Risposta: Sì. Le segnalo il Corpo europeo di solidarietà per il quale si aprono periodicamente dei bandi. Ad esempio sino al 19 settembre si può rispondere ad un bando che ha un budget di 1.018.325 per gruppi di volontariato in settori ad alta priorità (rif. GUCE/GUUE C 196/22 del 12/6/2019). I gruppi di volontariato in settori ad alta priorità sono progetti su larga scala che sostengono attività di volontariato svolte da gruppi di giovani, il cui obiettivo è la realizzazione di interventi di breve durata e ad alto impatto in risposta a sfide sociali in settori strategici definiti annualmente a livello europeo. Possono essere cofinanziati progetti di gruppi di volontariato, ovvero attività di solidarietà che permettono a gruppi di giovani provenienti da minimo due Stati diversi di fare volontariato insieme per un periodo compreso tra due settimane e due mesi; oppure visite di programmazione preliminare, ovvero visite di programmazione che si svolgono prima dell’inizio delle attività di volontariato, con lo scopo di garantire l’elevata qualità delle attività facilitando e preparando accordi amministrativi; attività complementari, ossia attività collaterali pertinenti volte ad apportare valore aggiunto e ad accrescere i risultati del progetto come pure a rafforzarne l’impatto a livello locale, regionale e/o europeo. I progetti devono riguardare le priorità definite a livello comunitario ovvero il settore del patrimonio culturale europeo; l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi (compresi i richiedenti asilo e i rifugiati); sfide ambientali e climatiche, compresa la prevenzione delle calamità, la preparazione ad esse e la ricostruzione (esclusa la risposta immediata alle catastrofi). La durata dei progetti proposti deve essere compresa tra 3 e 24 mesi, indicativamente con inizio tra il primo gennaio e il 31 marzo 2020. Saranno cofinanziati nove progetti sino ad un massimo dell’80 per cento dei costi ammissibili. Possono fare domanda organizzazioni pubbliche e private stabilite negli Stati ammissibili al Corpo europeo di solidarietà che abbiano ottenuto il Marchio di Qualità (del Corpo europeo di solidarietà) o l'accreditamento ad ErasmusPlus for volunteering. Possono partecipare ai gruppi di volontariato i giovani (18-30 anni) residenti nei Paesi ammissibili al Corpo europeo di solidarietà che si siano registrati al Portale del Corpo europeo di solidarietà (europa.eu/youth/solidarity_it). Ci sono anche altri bandi aperti sempre per i giovani (18-30 anni) registrati nel Portale del Corpo europeo di solidarietà che possono partecipare ai progetti di volontariato e di tirocini e lavori. I progetti di volontariato possono essere aperti anche ad organizzazioni e giovani provenienti dai Paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein e Norvegia); Paesi candidati all'adesione all'UE (Turchia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Serbia); Paesi terzi (Paesi partner confinanti con l’Unione Europea).

Domanda: sto preparando una tesina sul tema “Retina e le nuove tecnologie” a chi potrei rivolgermi per avere dei dati europei ed aggiornati? Luigi Vedusi

Risposta: si può rivolgere al Centro Italiano Retina che ha sede a Milano e che collabora in rete a livello europeo ed è specializzato. Il dott. Alfredo Pece, chairman del Meeting internazionale 'Retina in progress 2019' , presidente 'Fondazione Retina 3000' e Direttore del Centro Italiano Retina sottolinea: ”Gli sviluppi della tecnologia nella diagnostica oculare ci permettono di migliorare lo studio della retina, della macula e della coroide. L’imaging multimodale, cioè comprendente tutta una serie di immagini e di esami, definisce sempre più i parametri ottimali per diagnosticare le malattie e per curarle in modo adeguato. Già con l’avvento dell’OCT abbiamo avuto la possibilità di poter valutare la retina con uno spessore di 5 micron molto vicino all’esame istologico. Gli ultimi esami sono l’angiografia-OCT e l’imaging a ampio campo. L’OCT-Angiografia è un esame non invasivo, cioè senza contrasto, che genera mappe in 3D della vascolarizzazione retinica dai più piccoli capillari superficiali ai più profondi vasi coroideali. L’imaging a ampio spettro permette di fotografare la retina e la sua periferia in maniera semplice e non traumatica. Questi due esami ci consentono di vedere l’insieme dell’occhio e contemporaneamente l’albero vascolare maculare e assieme alle fotografie a colori, con filtri particolari e la fluorangiografia (se necessaria), ci permettono di poter diagnosticare nel migliore dei modi le patologie della retina”.

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