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Coronavirus, Fase 2: il benessere dei bambini non è contemplato

Coronavirus, Fase 2: il benessere dei bambini non è contemplato

Gli indici di questa pandemia sono positivi, tutto sta rientrando, e lentamente si è riaperto lo spiraglio di tornare alla normalità.

I decessi sono minori della media giornaliera degli anni precedenti, e questo dovrebbe far riflettere. Ma ecco l’ennesimo e nuovo decreto inconsistente sulle misure di contenimento del Covid-19. Tante erano le attese, di un positivo anche se lento, ritorno alla vita. Si, perché non si può certo definire vita, quella che da due mesi viviamo. È limitazione severa della nostra libertà. Serviva? Tralascio ai più dotti la disamina, anche se a parer mio è stata imposta una repressione degna del peggio KGB.

Inutile e dannosa. Tanto più che i maggiori contagi, come hanno spesso sottolineato, sono in famiglia. Serviva buon senso. Non la galera. E neppure la psicosi collettiva con la caccia all’untore. Invece abbiamo i droni e le pattuglie che rincorrono persone per strada, mentre si consente a criminali mafiosi di uscire di galera .E ricaliamo un velo pietoso. Le aspettative per un ritorno alla normalità, diciamolo, erano alte. Ed auspicavano maggiore apertura verso, in primis, le attività al dettaglio ( negozi e ristorazione )ed il settore dell’artigianato, ricompreso in parrucchieri ed estetiste. Ed il poter rivedere ( non riabbracciare beninteso!) figli, genitori, nipoti e nonni. Le cosiddette famiglie.

E poi gli spostamenti verso località di mare o montagna, che da sempre rappresentano il benessere, l’aria buona, il relax di corpo e mente. Invece, cosa cambia per gli spostamenti? E per rivedere i propri cari? Sostanzialmente ben poco. L’articolo uno del nuovo Decreto dice: “Sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti (i familiari, ndr) purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine”.

In sostanza, il governo conferma le restrizioni agli spostamenti (salvo che per ragioni di lavoro, di comprovata urgenza o di salute), l’unica novità consiste nella possibilità di uscire di casa per poter andare fare visita ai ‘congiunti’.

I congiunti... ma chi sarebbero costoro? I familiari ma all’interno della regione in cui ci si trova. Ecco. Intanto, se uno ha la mamma fuori regione, non se ne parla. E poi, chi sarebbero questi “congiunti”? Termine obsoleto e fuori dal vocabolario moderno.

Un fidanzato, ad esempio, non è congiunto.Un convivente che ha residenza diversa, non è congiunto.

E poi, chi decide se il mio legame con una persona cara ( amico/a ad esempio) ma non legata da legami di sangue sia minore o maggiore di quello con membri della famiglia, intesa come da composizione anagrafica

?“Non sono in ogni caso ammesse le grandi riunioni di famiglia e che anche agli incontri con i parenti si dovrà indossare la mascherina, rispettare la distanza di sicurezza ed evitare assembramenti. Vietati i “ritrovi di famiglia”. Quindi sì la visita ai parenti, ma non per fare pranzi o cene numerosi”. Ecco. Altro delirio.

Se avessi una famiglia numerosa o allargata che devo fare? Li divido? Li butto fuori di casa? Oppure vengo penalizzata rispetto a chi non ha che due genitori? È evidente la totale inadeguatezza.

E poi, i bambini. Neppure toccati di striscio .I bambini che hanno dato esempio a tutti di maturità più che dei nostri governanti, rimanendo segregati e distanziati dagli amici, seguendo lezioni a distanza, e consolati solo da giochi elettronici e multimediali.

Già, quelli tanto demonizzati perché anti educativi! Si può andare al parco, ma senza poter giocare. Che li portiamo a fare? Tralascio il grave, gravissimo problema del settore imprenditoria, che già paga, e pagherà sempre più un prezzo altissimo che ricadrà sulle teste di tutti.

Si rende evidente che occorra immediatamente dare il maggior possibile appoggio al Mes, e così dare respiro a tanti. La cassa integrazione a breve terminerà, e le aziende dovranno decidere il da farsi. C’è chi già parla di chiusura e licenziamento. Non hanno più risorse. Finite.

Perché nulla è stato fatto al riguardo. E le banche, checche si dica, hanno chiaramente detto che “i prestiti si danno a chi ha buon rating”.

Abbiamo perso circa 10 punto percentuali di Pil e parlano di buon rating. Parliamo del turismo, delle imprese balneari? Si, quelle che lavorano tre mesi l’anno. Ma pagano come tutti, tasse e affitti. E rischio impresa.

Ad oggi nessuna normativa! Gli si concede ( ma che bravi!) di poter fare manutenzione ma nessuna data di apertura. Ma come pensano di poter ripartire con queste basi? Qui c’è gente che piange, e minaccia di uccidersi.Dov’è lo Stato? Quel buon padre di famiglia che guida e protegge? Dov’è???

Quando un popolo, privato della tutela e della libertà, uno dei pilastri della nostra Costituzione, sarà ridotto alla fame, da incapacità politica, miopia, carenza di intelligenza, e poca longimiranza, insorgerà .Inutile cantare Bella Ciao ( tra l’altro con cortei di persone) e osservare la festa della liberazione se poi si agisce in modo contrario. Questa è dittatura mascherata da tutela sociale! Questo nostro bel paese, sarà presto spazzato via e ridotto in cenere. 450 esperti stanno mandando in fumo un paese, autorizzati da un premier che verrebbe da dire: “l’uomo sbagliato in un governo sbagliato, nel momento peggiore”

Antonella Gramigna

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