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Sport
Alex Zanardi si racconta: "Volevo solo pedalare, ma..."
Credit Photo Nick Zonna

ALEX ZANARDI Con Gianluca Gasparini VOLEVO SOLO PEDALARE
… ma sono inciampato in una seconda vita


«E adesso sotto con il resto». Terminava così il primo libro di Alex Zanardi, del 2003. Allora sembrava una boutade perché Alex, dopo il terribile incidente automobilistico del Lausitzring in Germania, era sopravvissuto contro le previsioni di tutti (gli avevano persino dato l’estrema unzione!) e aveva perso le gambe. Già, il resto. Ma quale resto? Al suo posto, molti si sarebbero “accontentati” di essere ancora a questo mondo. Invece, Alex si è inventato una nuova vita che, se possibile, è più elettrizzante della prima. Lo ha fatto grazie al suo spirito, un prodigioso, indefinibile cocktail di serenità e ironia, forza incrollabile e voglia di divertirsi. Il tutto annaffiato da una straordinaria dose di umiltà. In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte queste doti che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. Qualche esempio? Alex riesce a costruirsi una nuova carriera sportiva semplicemente perché… si ferma all’autogrill, vede per puro caso una handbike legata sul tetto di un’automobile e via… E ancora: affrontando l’Ironman delle Hawaii, la gara di triathlon più sfiancante del mondo, sostiene – con un’onestà oltre ogni limite – di essere “avvantaggiato” perché la maratona è più pesante per chi ha le gambe! Volevo solo pedalare ripercorre tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore. Quel sorriso e quella passione che gli abbiamo letto in faccia a Rio, dopo le tre meravigliose medaglie, conquistate a quasi cinquant’anni. Quale esempio migliore per imparare a essere felici?


ZANARDI, IL LIBRO E "SFIDE"


Edito da Rizzoli e scritto da ALEX ZANARDI con il giornalista Gianluca Gasparini. Il volume è in libreria per Rizzoli e in edicola con 'La Gazzetta dello Sport' a 15 euro, mentre in autunno ALEX ZANARDI torna su Rai 3 con la nuova serie di 'Sfide' che conduce dal 2012.


ZANARDI 50 ANNI MA ANCORA TANTE VITE DAVANTI: ZANARDI 50 ANNI MA ANCORA TANTE VITE DAVANTI


Pilota automobilistico, paraciclista, conduttore tv. Forse basterebbe dire semplicemente Alex ZANARDI per identificare un'icona italiana doc che la scorsa settimana ha compiuto 50 anni e che ha gia' vissuto in cosi' breve tempo diverse vite una dentro l'altra. La prima vita del bolognese, mai abbandonata, e' certamente quella dedicata ai motori, alle auto, che lo hanno portato in svariate categorie (cart, WTCC, Campionato italiano superturismo) fino alla Formula 1 dove guidando Jordan, Minardi, Lotus e Williams e' riuscito a mettere insieme 44 Gp ed un punto. Miglior sorte in altre competizioni, con altre auto, dove ha ottenuto successi importanti, alti riconoscimenti che gli hanno permesso anche una certa notorieta'. Il 15 settembre 2001 segna uno spartiacque importante per la sua vita: sul circuito di Lausitzring, un gravissimo incidente non lo priva miracolosamente della vita ma gli fa perdere entrambe le gambe, mettendo fine (ma incredibilmente solo momentaneamente) alla sua vita di pilota. Ma Alex ZANARDI, confortato dalla moglie Daniela e dal figlio Niccolo', dimostra di non conoscere la parola "resa" ed inizia una lotta giornaliera con se stesso e con le leggi della fisica e della forza di volonta'. "Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la meta' che era rimasta, non la meta' che era andata persa" ha raccontato, e cosi' nel giro di diversi mesi e' riuscito nuovamente a camminare (con l'aiuto delle protesi) e piano piano ha deciso poi di riavvicinarsi al mondo delle corse.

"Se dovessi rompermi di nuovo le gambe, basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimettermi in piedi, adesso non rischio piu' di prendere un raffreddore camminando scalzo" ha ripetuto diverse volte, suscitando simpatia ed ammirazione per il suo self humor, esempio per tanta gente sofferente che si e' ritrovata ed ha attinto speranza da questo bolognese testone. "Non volevo dimostrare niente a nessuno, la sfida era solo con me stesso, ma se il mio esempio e' servito a dare fiducia a qualcun altro, allora tanto meglio" le parole di ZANARDI per commentare la spinta che riesce a dare a tanta gente che soffre. Alle corse sulle auto ci e' tornato tante volte senza disdegnare di vincere (l'ultima fino a pochi giorni fa), ma la sua condizione fisica gli ha aperto le porte del mondo paralimpico ("Ci si puo' drogare di cose buone e una di queste e' certamente lo sport"), a cui ha regalato ori su ori soprattutto alle Paralimpiadi (4 in totale, 2 a Londra e 2 a Rio de Janeiro) e di cui e' diventato un punto di riferimento. L'handbike adesso e' riconosciuta perche' e' lo sport di Alex ZANARDI. "Mi scalda il cuore che non mi sentano solo come uno sportivo, perche' gli sportivi, anche quelli grandi, comunque un po' dividono. Invece la gente vuole vedere in me qualcosa di diverso. E non me ne lamento, anzi me ne compiaccio".

 

 

. In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte queste doti che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. Qualche esempio? ALEX riesce a costruirsi una nuova carriera sportiva semplicemente perché… si ferma all'autogrill, vede per puro caso una handbike legata sul tetto di un'automobile e via… E ancora: affrontando l'Ironman delle Hawaii, la gara di triathlon più sfiancante del mondo, sostiene -con un'onestà oltre ogni limite- di essere ''avvantaggiato'' perché la maratona è più pesante per chi ha le gambe! Volevo solo pedalare ripercorre tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore. Quel sorriso e quella passione che gli abbiamo letto in faccia a Rio, dopo le tre meravigliose medaglie, conquistate a quasi cinquant'anni. Quale esempio migliore per imparare a essere felici?

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