Allegri: "Ora capisco, sono tutti contro la Juventus..."
"In 12 milioni tifano Juve, gli altri sono del Milan, dell'Inter, della Roma e così via, ma tutti sono contro di noi. Ora me ne rendo conto". Lo dice Massimiliano Allegri dopo i suoi primi tre mesi da tecnico bianconero. Lui che era stato grande rivale della Signora, ingaggiando grandi battaglie sul campo e dialettiche contro i bianconeri. Soprattutto nell'anno del testa a testa (quello del gol di Muntari) che vide poi vincere la Juventus in volata. E in un'intervista al Corsera torna dunque su Juve-Roma. "Cosa resta? Tre punti, la vittoria, mai semplice, in uno scontro diretto".
Si ricomincia con il campionato, ma pure con la Champions. Resta quella sconfitta al Vicente Calderon che ha mescolato le carte del girone (dove sono tutte a tre punti: "L'Europa? Parliamone alla fine. A Madrid se finiva 0-0 avremmo parlato di grande personalità. Abbiamo fatto la gara giusta prendendo gol sull'unico errore. Sicuramente abbiamo margini di miglioramento".
Impossibile non parlare di Arturo Vidal: "Primo, contro la Roma è stato fuori perchè con il rientro di Pirlo avevo bisogno di un giocatore più tattico come Marchisio. Le serate? Ogni tanto qualche stupidata i ragazzi la fanno. Devono capire quando se lo possono permettere e soprattutto che ora si possono permettere di fare. Con i telefonini, i fotografi stanno ovunque. Sotto l'aspetto dell'allenamento e dell'intensità su Arturo come sgli altri niente da dire. Non c'è un caso Vidal".
Le rivali? Non c'è solo la Roma. "Il Milan ha perso solo con noi. L'Inter non me l'aspettavo in difficoltà, ma è un'ottima squadra e alla lunga uscirà, come Napoli e Fiorentina".
Sembra ancora la Juventus di Antonio Conte più che quella di Allegri secondo alcuni: "Cosa c'è di me in questa Juve? Il metodo. E' avere ottimi giocatori che ti facciano vincere le partite. A me non piace dare molti punti di riferimento e neanche togliere la creatività ai giocatori. E qui si andrebbe su un discorso più ampio, parlando di settori giovanili. Non si possono tenere i ragazzini due ore a fare il 4-4-2, il 4-3-3, il 3-5-2, si rompono le scatole e perdono la passione. Gli allenatori non insegnano, allenano se' stessi"
Allegri fa una riflessione: "Da noi si evidenziano sempre le cose meno buone. Tutti dicono "il calcio italiano fa schifo", ma nessuno fa niente perché migliori. Tutti dicono "gli arbitri italiani sono i peggiori", poi li troviamo ad arbitrare la finale della Coppa del Mondo. Le squadre italiane all'estero prendono rigori dubbi e stanno zitte. Da noi non succede".
E giura: "Bisogna apprezzare di più le giocate, valutarle, altrimenti tutto diventa un alibi. Le decisioni di Rocchi sono state elevate alla massima potenza perché era Juve-Roma. Le stesse in una partita di medio-basso livello non fregavano niente a nessuno. Così si è persa anche la grande prestazione della Juve contro la Roma, grande squadra che ha in Totti un giocatore straordinario".