La Juve si muove per accontentare Conte. Ma 'scalda' Prandelli
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Le richieste di Antonio Conte sono note: 5 milioni, una campagna acquisti che porti 4-5 giocatori mirati alla Juve e un ruolo sempre più forte da allenatore-manager. Il club bianconero non si sta certo tirando indietro nella campagna di rafforzamento: in questo senso è caldissimo il nome dell'esterno portoghese Nani (contattato sin da gennaio e in uscita dal Manchester United), resta in quota anche l'e stella dell'Udinese Alexis Sanchez (che cerca spazio fuori dal Barça e ha lo stesso procuratore di Vidal...) e magari una punta di livello (si parla di Edin Dzeko). L'ingaggio di Conte? La Signora potrebbe salire da 3 a 4 milioni. Insomma, si tratta.
Ma in corso Galileo Ferraris non vogliono farsi trovare impreparati di fronte a clamorosi colpi di scena. Vero che Conte non è entusiasta del Monaco e che gli altri top club europei al momento vagliano altri nomi prima del suo. Ma se mai dovesse accadere qualcosa di clamoroso, i bianconeri potrebbero pescare un jolly azzurro: Cesare Prandelli. E' il ct di Orzinuovi, più dei vari Mancini (in quota, ma piace poco ai tifosi), Allegri (che punta al Tottenham, malgrado proprio le voci sul Mancio) o Spalletti (esonerato, ma ancora con un anno di contratto con lo Zenit), l'uomo che piace alla dirigenza. Vero che ha rinnovato da poco con la Figc sino agli Europei del 2016, ma in caso di proposte serie della Juventus, Abete potrebbe liberarlo dopo il Mondiale...
Conte conferma i dubbi: "Non so se resto. Difficile migliorare" - "Penso che la definizione di 'storico' sia quella piu' attinente per quello che hanno fatto questi ragazzi, per quello che abbiamo fatto in questi tre anni. Abbiamo ricostruito dopo due settimi posti e fatto un cammino importante anche in Europa. Penso che piu' di cosi' la Juventus non avrebbe potuto fare". Lo ha detto Antonio Conte ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria della Juventus sull'Atalanta per 1-0. Nuovamente interpellato sul suo futuro, conte ha ribadito quanto aveva gia' detto: "Noi l'abbiamo sempre detto con la societa' e con il direttore che a bocce ferme parleremo un po' - ha aggiunto - Dovremo parlare e fare valutazioni sotto tutti i punti di vista. Sono stati tre anni dispendiosi in cui devo ringraziare questo ragazzi e questa partita e' stata un'ulteriore conferma: la piu' grossa soddisfazione da parte mia e' stata di trasmettere a questi ragazzi una mentalita' che e' qualcosa di eccezionale".
Incalzato nuovamente sul futuro, Conte ha ribadito: "E' motivo di orgoglio che in soli tre anni sia riuscito a centrare questo importante traguardo. Ci sono dei numeri eccezionali, oggi siamo arrivati a totalizzare 267 punti in quasi tre anni. Non e' facilmente migliorabile quello che abbiamo fatto. Bisognera' fare attente valutazioni - ha spiegato Conte -. Spesso ci si dimentica che la storia della Juventus diventa un handicap a livello di crescita europea. Questo e' il secondo anno che partecipiamo alle coppe. Lo scorso anno siamo usciti ai quarti e sembrava che avessimo fallito, quest'anno siamo arrivati in semifinale ed e' stato lo stesso pero' ci vuole tanta pazienza. La storia della Juventus diventa un handicap e non e' semplice per tanti motivi. In Italia non e' migliorabile dopo questi tre anni, bisogna capire dopo questi tre anni. Chi mi e' stato vicino sa cosa sono stati questi tre anni".
"Se mi prendero' un anno sabbatico? Nessun anno sabbatico, devo parlare con i dirigenti sapendo che la Juventus sara' sempre la mia casa. Sono juventino, lo ero quando ho fatto esperienze fuori, lo sono adesso e lo saro' anche in futuro. Abbiamo bisogno di confrontarci e di parlare in maniera molto serena". Poi Conte ha detto: "Quello che ho da dire ce lo diremo con il presidente e con la dirigenza, con l'amicizia con cui e' stato improntato il nostro rapporto in questi tre anni per il bene della Juventus. Io voglio il bene della Juventus in tutto e per tutto e bisogna vedere se avro' voglia di andare avanti".
Giovinco "uno scudetto strameritato" - "A dir la verita', ci abbiamo sempre creduto, era difficile pensare che potesse essere diverso, anche se comunque la Roma ha fatto un campionato importante, ma noi sicuramente siamo stati devastanti ed e' uno scudetto strameritato". Non ha dubbi Sebastian Giovinco parlando ai microfoni di Sky Sport del 30mo scudetto conquistato gia' ieri con la sconfitta della Roma a Catania. Oggi la vittoria contro l'Atalanta e la gioia nonostante il dolore alla coscia: "Si', quello passa in secondo piano quando ci sono queste soddisfazioni, quando ci sono queste vittorie e' giusto che si festeggino". Uno dei momenti chiave della sua stagione e' stato l'abbraccio di Conte dopo i fischi dei tifosi: "Sono cose che aiutano anche a crescere, perche' comunque tutte le cose aiutano a crescere. Penso che da li' la stagione sia cambiata, da parte mia, da parte dei tifosi, pero' non voglio piu' pensarci, voglio solo pensare a cose positive, a cose belle". Su Tevez "Io penso che la differenza la faccia, nel suo modo di giocare, la cattiveria. E' quello che magari un po' mi manca, pero' sicuramente c'e' ogni giorno sempre da imparare, ma non solo con lui, con tutti i miei compagni. Penso che questo sia importante per vincere, perche' un gruppo possa andare avanti con queste vittorie".
Bonucci "grandissima Roma, ma Juve stratosferica" - "Credo che quel periodo in cui abbiamo inanellato le vittorie per uno a zero siano state quelle importanti per lo scudetto, anche se quella che mi e' piaciuta di piu' e' stata la partita con il Sassuolo, in cui praticamente si e' deciso il campionato: abbiamo vinto dopo aver subito gol e quello lo fa soltanto una grande squadra vogliosa di raggiungere un obiettivo". Lo ha detto Leonardo Bonucci ai microfoni di Sky Sport parlando di quello che e' stato il momento piu' decisivo per la vittoria dello scudetto della Juventus. "Se e' stato il piu' sofferto? Sicuramente, abbiamo sofferto perche' dietro chi ci rincorreva ha fatto una grandissima stagione, pero' ha trovato davanti una Juventus stratosferica". E sui movimenti della Juventus sul mercato, il giocatore di origine laziale ha spiegato: "Sicuramente, abbiamo sofferto perche' dietro chi ci rincorreva ha fatto una grandissima stagione, pero' ha trovato davanti una Juventus stratosferica". Parlando della difesa bianconera, meglio in Italia che in Europa, Bonucci ha detto: "Si', sicuramente. In Europa quando commetti un errore molto spesso te lo fanno pagare. Noi, io personalmente, abbiamo sbagliato qualcosina di troppo in Europa e lo abbiamo pagato a caro prezzo, anche se alla fine il calcio e' un gioco di squadra, quindi ci prendiamo la vittoria dello scudetto, credo che il voto sia un voto altissimo per tutta la squadra, a prescindere dal reparto difensivo, del centrocampo, dell'attacco, del portiere stesso. Siamo stati bravi a tenere sempre alte la concentrazione e l'attenzione, dimostrando con un traguardo importante come lo scudetto di volerlo a tutti i costi, in ogni partita". Essere accolto domenica dalla standing ovation dei giocatori della Roma all'ingresso in campo come successe qualche anno fa al Milan con l'Inter non accadra' per Bonucci: "Sarebbe un bell'atto di fair play. L'Inter lo fece con il Milan, vedremo cosa succedera' a Roma. Non credo, viste le loro dichiarazioni. La Roma? Noi abbiamo sempre detto che la Roma ha fatto un grandissimo campionato.Purtroppo per loro hanno trovato una Juve impressionante che ha macinato record". Infine un pensiero sul Mondiale: "Spero di essere tra i 23. Sara' dura arrivare in fondo, sappiamo che ci sono 7-8 favorite ma possiamo fare strada con il gioco e la fame".
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