Coppa Italia: Avellino ko, Juve ai quarti grazie a Giovinco
Poco piu'di mezz'ora con il piede pigiato sull'acceleratore e la Juventus delle seconde linee batte 3-0 l'Avellino conquistando i quarti di finale di Tim Cup, dove affrontera' la vincente di Roma-Sampdoria. Protagonista Giovinco, autore del gol che ha aperto il match e dei due assist per Caceres e Quagliarella. Non c'e' stata mai storia in uno Stadium comunque popolato, sia perche' gli abbonati entravano gratis, sia perche' dall'Irpinia sono arrivati 5mila tifosi che non hanno smesso un attimo di acclamare la propria squadra, ricevendo applausi dall'intero stadio. Sul campo, pero', per la Juve e' stato poco piu' che un allenamento e l'Avellino ha fatto da sparring partner.
A marcare subito la differenza due gravissimi errori in fase d'impostazione di Togni, che hanno di fatto innescato le ripartenze del duo di scorta Quagliarella-Giovinco. Se sulla prima la Formica Atomica ha perso troppo tempo favorendo il rientro di Peccarisi, alla seconda opportunita' Giovinco non ha sbagliato, realizzando con un bel destro a giro la rete del vantaggio. Il tutto in soli 7'. In evidente difficolta' psicologica, l'Avellino - che Rastelli non ha modificato piu' di tanto rispetto al pareggio di sabato scorso a Trapani, con Herrera al fianco di Castaldo in avanti e il terzo portiere Di Masi tra i pali - non e' riuscito ad abbozzare una risposta degna di tale nome, subendo poco dopo il raddoppio ad opera di Caceres, bravo a sfruttare una punizione di Giovinco. Padoin avrebbe avuto anche l'occasione per il 3-0 e sul fronte opposto Castaldo, servito dal gioiellino dell'Under 21 Zappacosta, non ha inquadrato la porta di testa, ma al 35' la Juventus ha calato il tris con Quagliarella e la decisiva collaborazione di Di Masi. Con Schiavon per Togni e, poco dopo, Galabinov per Castaldo, l'Avellino e' ripartito con un piglio diverso arrivando al tiro (centrale) con Herrera. Ritmi bassissimi, la Juve ha attaccato con meno intensita' impensierendo Di Masi con una punizione di Quagliarella e soprattutto con un colpo di testa di Motta che ha esaltato i riflessi del portiere ospite. Con in cassaforte il passaggio del turno, la Juve, che ha rivisto in campo dopo tanti mesi l'acclamatissimo Pepe, ha mollato gli ormeggi, consentendo all'Avellino di tenere il campo senza patemi e sfiorando solo al 90' il poker con Lichtsteiner. Del resto la missione quarti era gia' compiuta da tempo. Per l'Avellino e i suoi instancabili tifosi, nonostante la fine del sogno, comunque una serata da ricordare.